Congedi parentali: quali sono le nuove regole relativamente ai diritti per i genitori lavoratori dopo il D.Lgs. n. 105/2022
Le indicazioni fornite da parte dell’INPS si rendono necessarie in funzione delle modifiche alla disciplina del congedo di paternità obbligatorio e alla possibilità di indennizzare, per le gravidanze a rischio, i periodi antecedenti i due mesi prima del parto per le lavoratrici autonome così come altre novità che è bene segnalare.
Infatti, il Decreto Legislativo n. 105 del 30 giugno 2022, in vigore dal 13 agosto 2022, contiene disposizioni che migliorano la conciliazione tra attività lavorativa e vita privata per i genitori e i prestatori di assistenza, per consentire una migliore condivisione delle responsabilità di cura tra uomini e donne e il perseguimento di una migliore parità di genere sia in ambito lavorativo che familiare.
Con tale Decreto Legislativo sono state apportate diverse modifiche al Testo Unico Maternità Paternità, cosicché l’Istituto Previdenziale ha ritenuto opportuno fornire indicazioni operative, soprattutto relativamente ad alcuni aspetti.
Congedo di paternità obbligatorio per lavoratori dipendenti
Per quanto concerne il congedo di paternità obbligatorio per lavoratori dipendenti, il nuovo articolo 27-bis prevede che il padre lavoratore si può astenere dal lavoro per 10 giorni lavorativi non frazionabili ad ore, nel periodo compreso dai due mesi precedenti la data presunta del parto ed entro i 5 mesi successivi.
Per fruirlo, i lavoratori dovranno semplicemente effettuare una comunicazione scritta nei confronti dei datori di lavoro segnalando i giorni nei quali si vuole fruire dei congedi, con un anticipo non minore di 5 giorni.
Qualora poi il datore di lavoro si rifiuti, si opponga ovvero os