I professionisti e l’una tantum di 200 euro

In attesa del click day, proponiamo un breve ripasso delle condizioni previste dal decreto attuativo per i professionisti che desiderano ricevere l’indennità una tantum di 200 euro.

Con la conversione in Legge del D.L. n. 50/22, l’indennità una tantum di 200 euro è stata estesa anche ai professionisti, in particolare è riservata a coloro i quali abbiano conseguito un reddito 2021 non superiore a € 35.000.

Il relativo decreto attuativo, che ne disciplina criteri e modalità di concessione, è stato approvato dal Ministero del Lavoro, di concerto con il MEF.

Vediamone il contenuto.

 

Bonus 200 euro per i professionisti

indennità 200 euro professionistiL’una tantum è riconosciuta ai soggetti:

  1. iscritti alle gestioni obbligatorie Inps, ossia:
     

    • gli imprenditori iscritti all’IVS (artigiani e commercianti; imprenditori agricoli a titolo principale/pescatori autonomi);
       
    • i professionisti iscritti alla gestione separata INPS;
       
  2. professionisti iscritti alle Casse di previdenza autonome o alle Casse interprofessionali.

 

I requisiti richiesti

Tali lavoratori autonomi devono altresì rispettare le seguenti condizioni:

  • non devono aver fruito dell’indennità stessa in qualità di lavoratore dipendente o pensionato;
     
  • devono aver percepito nel periodo d’imposta 2021 un reddito complessivo non superiore all’importo di € 35.000;
     
  • devono avere una partita Iva con attività lavorativa avviata al 18/05/2022;
     
  • e devono aver eseguito almeno un versamento per la contribuzione dovuta alla gestione di iscrizione per la quale è richiesta l’indennità, con competenza a decorrere dal 2020; al riguardo, si precisa che tale requisito non deve essere rispettato dai contribuenti per i quali non risultano scadenze ordinarie di pagamento entro la già menzionata data (in quanto iscritti ad esempio nel mese di maggio 2022).

Al riguardo, si precisa che il Decreto attuativo cita espressamente quali potenziali beneficiari dell’indennità anche i coadiuvanti e coadiutori, che ovviamente non hanno una partita IVA: la verifica dunque dovrà essere effettuata sulla posizione del titolare, mentre per quanto riguarda l’iscrizione alla gestione di riferimento, occorre fare riferimento alla data di iscrizione del coadiuvante/coadiutore stesso.

 

La nozione di reddito complessivo

E’ altresì da rilevare che il Decreto parla di “reddito complessivo”, che non corrisponde alla nozione classica.

Infatti, per “reddito complessivo” ai fini dell’indennità dei 200 euro si intende il reddito personale assoggettabile ad IRPEF, al netto di:

  • contributi previdenziali ed assistenziali;
  • trattamenti di fine rapporto;
  • reddito della casa di abitazione (prima casa e pertinenze);
  • competenze arretrate soggette a tassazione separata.

Nulla viene espressamente detto in ordine ai redditi soggetti a imposta sostituiva IRPEF o cedolare secca, che, invece, dovrebbero essere inclusi nel computo reddituale.

 

La presentazione dell’istanza

Il lavoratore autonomo in possesso dei suddetti requisiti potrà ottenere l’una tantum presentando apposita istanza all’ente di previdenza a cui è iscritto, secondo i termini, le modalità e lo schema predisposto dallo stesso ente previdenziale.

Coloro i quali risultino eventualmente iscritti sia a cassa di previdenza sia all’INPS, dovranno necessariamente inoltrare la domanda esclusivamente al secondo.

L’indennità sarà corrisposta sulla base dei dati dichiarati dal richiedente e disponibili all’ente erogatore al momento del pagamento.

Verosimilmente, la domanda sarà una semplice autocertificazione, sulla falsariga di quanto avvenuto per il bonus 600 euro, nel 2020).

L’erogazione sarà soggetta a verifica, anche tramite e informazioni fornite in forma disaggregata per ogni singola tipologia di redditi, dall’amministrazione finanziaria e ogni altra amministrazione pubblica che detenga informazioni utili.

Nonostante l’importo irrisorio, all’apertura dei canali di inoltro dell’istanza si assisterà ad una vera e propria corsa alla richiesta.

Ricordiamo che a tali canali si può accedere solo con le credenziali personali, sicchè deve ritenersi impossibile affidare la pratica ad un consulente di fiducia.

 

NdR: Potrebbe interessarti anche…Bonus 200 euro: il punto in occasione della compilazione del LUL del mese di Luglio 2022.

 

A cura Danilo Sciuto

Giovedì 8 settembre 2022