I costi di manutenzione straordinaria su immobili condotti in locazione devono essere dedotti sulla base della durata della locazione, non tenendo conto del possibile periodo di rinnovo
Spese di manutenzione e migliorie: regime fiscale
L’art. 108 del Tuir stabilisce, al primo comma, che le spese relative a più esercizi sono deducibili nel limite della quota imputabile a ciascun esercizio.
Il successivo terzo comma prevede che le quote di ammortamento dei beni acquisiti in esito agli studi e alle ricerche sono calcolate sul costo degli stessi diminuito dell’importo già dedotto.
Per i contributi corrisposti a norma di legge dallo Stato o da altri enti pubblici a fronte dei costi relativi a studi e ricerche si applica il terzo comma dell’articolo 88,
Si chiarisce che le immobilizzazioni materiali, tra cui rientrano le spese di manutenzione straordinaria e migliorie, sono classificabili beni di consumo durevole facenti parte dell’organizzazione permanente e stabilmente al servizio dell’organizzazione produttiva dell’impresa.
Sono impiegati come strumenti di produzione del reddito, non essendo destinati alla vendita.
Infatti, il primo comma dell’articolo 2424-bis del Codice civile prevede che “gli elementi patrimoniali destinati ad essere utilizzati durevolmente devono essere iscritti tra le immobilizzazioni”: per il loro acquisto vengono anticipatamente sostenuti costi che, attraverso un piano sistematico di ammortamento, concorrono alla formazione del reddito dei vari esercizi.
Il caso delle migliorie e spese incrementative su beni di terzi
I costi sostenuti per migliorie e spese incrementative su beni di terzi, secondo l’ambito civilistico, sono capitalizzabili ed iscrivibili nella voce “Altre immobilizzazioni immateriali” dello stato patri