Guida alla compilazione della Autocertificazione Aiuti di Stato: 4 casi pratici

Proponiamo quattro pratiche risposte al volo su alcuni dubbi inerenti la compilazione della famigerata Autocertificazione degli aiuti di stato: la possibilità di invio sostitutivo; la dichiarazione per società estinta; la dichiarazione per il contribuente defunto; il caso dei bonus mensili INPS e Casse professionali, che non rientrano tra gli aiuti da autocertificare.

autocertificazione aiuti statoIn occasione del webinar “Guida alla compilazione della Autocertificazione Aiuti di Stato” del 23 giugno scorso abbiamo ricevuto svariati quesiti; ne abbiamo selezionati alcuni ai quali abbiamo proposto le nostre soluzioni.

 

Possibilità di invio sostitutivo

Il Dubbio – Ho compilato l’autocertificazione per una ditta individuale che ha ricevuto un contributo (Decreto Legge 41/2021) di Euro 1.105 e un contributo automatico di pari importo (Decreto Legge 73/2021).

Ho compilato la sezione 3.1, il quadro A e il quadro D.

Al momento dell’invio il sistema lo rifiuta con la seguente motivazione: “l’importo del contributo scritto nel rigo 3.1 deve essere riportato anche nel rigo 3.12“.

Perché compilare anche il rigo 3.12 anche se i contributi riguardano solo il 3.1?

L’autocertificazione è già stata spedita con la compilazione sia del 3.1 che del 3.12 dato che altrimenti non veniva accettata: può essere modificata?

La nostra soluzione – Se si barra solo la sezione 3.1 il quadro D non deve essere compilato. La segnalazione del programma probabilmente dipende da questo entro la scadenza si può sempre inviare una dichiarazione sostitutiva (vale l’ultima presentata).

 

Società estinta

Il dubbio – Nel caso di una società di persone estinta a dicembre 2020 e che ha beneficiato del contributo a fondo perduto art.25 D.L. 34/2020, l’autodichiarazione può essere presentata seguendo le normali regole di compilazione oppure esistono delle modalità particolari?

 

La nostra soluzione – Non sono state delineate modalità particolari per la trasmissione dell’autodichiarazione da parte delle società estinte, pertanto alla luce delle attuali indicazioni, si ritiene che le società estinte debbano procedere all’invio della comunicazione con le modalità previste per le altre società.

 

Bonus Inps e Casse professionali

Il dubbio – Si chiede conferma che i bonus erogati dall’Inps e dalle casse professionali non rientrino tra gli aiuti di stato da comunicare con l’autocertificazione?

La nostra soluzione – I bonus (da 600/1.000 euro) erogati dall’Inps e dalle casse professionali (ex D.L. 18/2020 e 34/2020) non devono essere inseriti in Autodichiarazione.

 

Contribuente defunto

Il dubbio – Un contribuente (titolare di ditta individuale mancato a maggio 2020 e con cessazione di attività alla data della morte) ha beneficiato del mancato versamento del saldo e acconto Irap. Gli eredi devono trasmettere il modello per conto del de cuius?

La nostra soluzione – In caso di decesso del beneficiario degli aiuti, la Dichiarazione va presentata dall’erede indicando nel riquadro “Dichiarante” il codice fiscale del de cuius e nel presente riquadro il codice fiscale dell’erede o del suo rappresentante legale in caso di erede minore/interdetto, riportando il codice 7 nella casella denominata “Codice carica”.

 

NDR. Per una guida all’adempimento Autocertificazione Aiuti di Stato vedi qui

 

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A cura di Augusto Gilioli

Lunedì 4 Luglio 2022