E’ in arrivo un nuovo contributo a fondo perduto (previsto dalla Legge di Bilancio) per la ristorazione (compresi gli agriturismo) collegato alla somministrazione, vendita e distribuzione di prodotti tipici; il contributo sarà ripartito per ciascuna Regione in base al numero di prodotti tipici e delle indicazioni geografiche.
L’art. 1, commi 826 e 827, della legge c.d. di bilancio 2022 (L. n. 234/2021) ha istituito un contributo a fondo perduto a favore delle attività di somministrazione di alimenti e bevande, per l’attuazione del quale è stato recentemente emanato il Decreto attuativo, che ha definito le agevolazioni spettanti, le modalità applicative e individuato le tipologie di imprese che possono accedere all’aiuto.
Restano da definire le modalità di presentazione della domanda, la verifica dei requisiti di ammissibilità e altre modalità attuative.
Il Fondo perduto 2022 per le attività di somministrazione di alimenti e bevande
L’aiuto è volto sia a sostenere e incrementare l’offerta, nel settore della ristorazione, di prodotti alimentari tipici, ad indicazione geografica e biologici, sia a migliorare la conoscenza dei prodotti alimentari tipici nelle Regioni di riferimento, nonché dei prodotti ad indicazione geografica e biologici.
I soggetti ammessi sono:
- le imprese attive del settore della ristorazione o del settore turistico ricettivo (compresi gli agriturismi) che svolgono attività di somministrazione di pasti rientranti nella tradizione culinaria regionale e nazionale;
- i pubblici esercizi, comprese scuole ed ospedali, con attività di somministrazione.
Presentazione della domanda
Il contributo si ottiene in esito ad apposita domanda, che, per i soggetti ammessi di cui al punto 1), potrà essere presentata in via diretta o tramite le proprie associazioni di categoria.
Nell’ambito della domanda, le imprese interessate dovranno dimostrare di somministrare prodotti tipici (individuati dalle Regioni in base all’art. 8 del D.Lgs. n. 173/1998 ed aggiornato entro il 12 aprile di ciascun anno, che ne effettuano il censimento e la relativa pubblicazione nel B.U.R.L.) del proprio territorio regionale o prodotti compresi in una “indicazione geografica” (quali “Dop”, “Igt” o “Stg”, identificate e pubblicate dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, ed aggiornato entro il 30 luglio di ciascun anno – qui gli elenchi 2022).
Dovranno inoltre promuovere la conoscenza della storia/cultura enogastronomica della propria Regione, e di pubblicizzare adeguatamente, alla data di presentazione della domanda, l’utilizzo di prodotti a tipici o a indicazione geografica, in modo da favorire la conoscenza dei consumatori dei prodotti alimentari tipici di ciascuna Regione italiana.
Il fondo totalmente stanziato sarà ripartito tra le Regioni in base al numero di prodotti tipici e delle indicazioni geografiche; la suddivisione tra le imprese della stessa Regione è omogena, sicchè tutte le imprese la cui domanda risulti ammessa, ricomprese nello stesso territorio, saranno destinatarie del medesimo importo.
In sostanza, maggiore sarà il numero complessivo dei prodotti riconosciuti come tali per ciascuna regione, maggiore sarà la quota spettante alle imprese di ciascuna Regione.
NDR. Scopri anche il fondo perduto per la ristorazione collettiva da richiedere a Giugno 2022
A cura di Danilo Sciuto
Lunedì 30 Maggio 2022