Bonus Sud operazioni straordinarie

di Andrea Magistrale

Pubblicato il 6 maggio 2022

Il trasferimento del credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno in sede di operazioni straordinarie pone delle questioni relative sia alla permanenza del diritto all’utilizzo del credito d’imposta, sia alle modalità di utilizzo da parte della beneficiaria di tale agevolazione.
Le riorganizzazioni aziendali possono impattare sulle agevolazioni fiscali, determinando talvolta il rischio della rideterminazione di tali benefici.
Di seguito, quindi, si esamineranno i principi generali che regolano il trasferimento del c.d. bonus Sud e poi si analizzeranno le casistiche relative alle singole operazioni straordinarie.

Il Bonus Sud in sintesi

bonus sud operazioni straordinarieRicordiamo che l’agevolazione in questione è stata prevista dall’art. 1, commi da 98 a 108, della legge 28 dicembre 2015, n. 208 e successive modificazioni, e prevede la possibilità per i soli titolari di reddito d’impresa di beneficiare del credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi da destinare a strutture produttive localizzate nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo.

Il bonus non spetta per investimenti meramente “sostitutivi”, ma compete per investimenti che determinano la creazione di un nuovo stabilimento, l’ampliamento della capacità produttiva di uno stabilimento esistente, la diversificazione della produzione di uno stabilimento esistente per ottenere prodotti mai fabbricati precedentemente, il cambiamento fondamentale del processo di produzione complessivo.

Gli investimenti devono concretizzarsi con l’acquisizione di beni strumentali nuovi, consistenti in impianti, macchinari e attrezzature.

Dal 1° marzo 2017 il credito d’imposta è commisurato al costo complessivo dei beni acquisiti nel limite massimo, per ciascun progetto d’investimento, di 3 milioni di euro per le piccole imprese, di 10 milioni di euro per le medie imprese e di 15 milioni di euro per le grandi imprese.

Le nuove percentuali di credito d’imposta sono le seguenti:
REGIONI
PICCOLE IMPRESE
MEDIE IMPRESE
GRANDI IMPRESE

Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna

45%

35%

25%

Abruzzo

30%

20%

10%

Molise (beni acquisiti fino al 31.12.2021)

30%

20%

10%

Molise (beni acquisiti nel 2022)

45%

35%

25%

 

Questi gli argomenti qui trattati:

 

***

La rideterminazione del credito e le operazioni straordinarie

Il comma 105, dell’art. 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208, prevede che in caso di dismissione dei beni agevolati, di cessione a terzi e di destinazione a finalità estranee all’esercizio dell’impresa ovvero di destinazione di tali beni a strutture produttive diverse da quelle che hanno dato diritto all’agevolazione, entro il quinto periodo d’imposta successivo a quello della loro entrata in funzione, il credito d’imposta è rideterminato escludendo dagli investimenti agevolati il costo di tali beni.

La norma antielusiva prosegue sancendo che il credito d'imposta indebitamente utilizzato - a seguito della rideterminazione - dovrà essere restituito entro il termine stabilito per il versamento a saldo dell'imposta sui redditi dovuta per il periodo d'imposta in cui si verificano le ipotesi ivi indicate.

La medesima norma di salvaguardia era prevista anche per il “vecchio” bonus per le aree svantaggiate previsto dall’art. 8 della legge n. 388/2000.

Anche in quel caso ci si poneva il problema del rischio di rideterminazione dell’agevolazione in sede di operazione straordinaria intervenuta nei cinque anni di osservazione.

Pur non essendo prevista dal legislatore una disciplina espressa per il caso particolare delle operazioni straordinarie, la prassi ha individuato il condivisibile principio generale secondo cui non si procede alla rideterminazione del credito in caso di riorganizzazione aziendale, nella misura in cui risulti comunque soddisfatta la condizione della destinazione del bene alla struttura produttiva originaria.

Si ritiene che tali precisazioni di prassi effettuate per il vecchio bonus Sud forniscano spunti interpretativi anche per il nuovo credito d’imposta per investimenti nel Mezzogiorno, visto il medesimo meccanismo applicativo di entrambe le agevolazioni e la medesima clausola di salvaguardia.

Quindi, sin dalla circolare del 09/05/2002 n. 38:

la cessione o il conferimento d'azienda non costituiscono necessa