Ecco le regole per chiedere il bonus per imballaggi e prodotti riciclati

Per chi ha acquistato prodotti riciclati, provenienti dalla raccolta differenziata, o imballaggi biodegradabili e compostabili, è stato previsto un credito di imposta, che sarà richiedibile dal prossimo 21 febbraio.
Ecco la guida al bonus fra cui le regole per l’attestazione

bonus imballaggi prodotti riciclatiPer le imprese che negli anni 2019 e 2020 hanno acquistato prodotti riciclati, provenienti dalla raccolta differenziata, o imballaggi biodegradabili e compostabili, è previsto un credito di imposta pari al 36% della spesa sostenuta.

L’incentivo è previsto dalla legge di bilancio 2019 (articolo 1, commi 73-79).

L’importo massimo annuale rimborsabile è di 20mila euro per ogni impresa beneficiaria, nel limite complessivo di 1 milione di euro per ciascuna annualità.

Abbiamo spiegato qui il nuovo bonus per imballaggi e prodotti riciclati

 

Richiesta bonus imballaggi e prodotti riciclati

Per ottenere tale credito, occorre presentare un’istanza, dal 21 febbraio al 22 aprile 2022, esclusivamente in forma elettronica, tramite la piattaforma informatica Invitalia PA Digitale.

Per la presentazione delle istanze occorre essere in possesso di un’identità Spid.

Sul sito del ministero della transizione Ecologica sono disponibili sia il modello di domanda sia il format per l’attestazione dell’effettivo sostenimento delle spese secondo gli scopi della misura.

Il ministero, entro novanta giorni dalla data di presentazione delle singole istanze comunicherà all’impresa il riconoscimento o il diniego dell’agevolazione e, nel primo caso, l’importo del credito effettivamente spettante e da quando la somma è utilizzabile.

Tale credito andrà indicato nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno in cui è stato riconosciuto (quindi 2022) e in quelle degli anni successivi fino al suo esaurimento.

L’importo non concorre alla formazione del reddito imponibile Irpef/Ires/Irap, e può essere utilizzato esclusivamente in compensazione tramite F24 presentato con il soliti canali telematici dell’Agenzia delle entrate, a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in cui sono stati effettuati gli acquisti agevolabili.

L’agevolazione spetta per le spese documentate riguardanti l’acquisto di:
  • imballaggi primari e secondari derivati dalla raccolta differenziata della carta;
     
  • imballaggi primari e secondari derivanti dalla raccolta differenziata dell’alluminio;
     
  • prodotti finiti realizzati con materiali provenienti dalla raccolta differenziata degli imballaggi in plastica;
     
  • imballaggi primari e secondari biodegradabili e compostabili secondo la normativa Uni En 13432:2002, inclusi:
     

    1. gli imballaggi in carta e cartone, ad eccezione degli imballaggi in carta stampati con inchiostri, degli imballaggi in carta trattata o spalmata con prodotti chimici diversi da quelli normalmente utilizzati nell’impasto cartaceo e degli imballaggi in carta accoppiati con altri materiali non biodegradabili e compostabili;
       
    2. gli imballaggi in legno non impregnati.

 

Le attestazioni necessarie

La spesa deve essere attestata dal presidente del collegio sindacale o da un revisore legale iscritto nel registro dei revisori legali o da un professionista iscritto nell’albo dei commercialisti e degli esperti contabili o nell’albo dei periti commerciali o in quello dei consulenti del lavoro oppure dal responsabile del centro di assistenza fiscale.

Il credito di imposta è alternativo e non cumulabile, in relazione alle stesse voci di spesa, con ogni altra agevolazione prevista da normativa nazionale, regionale o europea.

 

Puoi approfondire l’argomento anche nell’articolo: Bonus imballaggi e prodotti riciclati: cosa fare in pratica

 

A cura di Danilo Sciuto

Martedì 15 Febbraio 2022