L’abuso nell’utilizzo del credito per assegni familiari dei dipendenti può avere riflessi penali tributari: il reato di indebita compensazione si configura anche in questo caso.
Come è noto, in caso di omessi versamenti di ritenute o IVA superiori ad una determinata soglia, si configura l’ipotesi di reato. Quest’ultima si concretizza anche nella fattispecie di cui all’art. 10-quater del D.Lgs. n. 74/2000, recante la rubrica Indebita compensazione, che punisce la condotta di chiunque non versa le somme dovute, utilizzando in compensazione (ai sensi dell’articolo 17 del D. Lgs. n. 241/1997) crediti non spettanti o crediti inesistenti, per un importo annuo superiore a cinquantamila euro.
Reato di indebita compensazione: ambito di applicazione

La recente sentenza della Cassazione, n. 37085 del 28/9/2021 ritiene di unirsi alla prima tesi, che potremmo definire più penalizzante.
L’articolo 10-quater fa rinvio alla generale disciplina del meccanismo di compensazione dettata dall’art. 17 D.Lgs. n. 241/1997, che non pone, in tal senso, alcuna limitazione operativa alla relativa norma, facendo riferimento genericamente al mancato versamento delle “somme dovute”.
La tesi più permissiva, per così dire (che afferma che la disposizione in argomento sia stata inserita in provvedimento legislativo che riguarda specificamente i reati tributari in materia di imposte dirette e di imposta sul valore aggiunto), non convince, in quanto la disposizione riguarda anche violazioni rilevanti penalmente concernenti altri tributi, come quella prevista dall’art. 11, comma 2.
Reato di indebita compensazione e assegni familiari
In base a quanto su detto, il reato di indebita compensazione è configurabile sia nel caso di compensazione “verticale”, ossia riguardante crediti e debiti della medesima natura, sia in caso di compensazione “orizzontale”, ossia concernente crediti e debiti di natura diversa.
Ciò significa quindi che anche chi porta a conguaglio importi per assegni relativi al nucleo familiare mai corrisposti ai propri dipendenti, né da questi richiesti, può incorrere nel reato in discorso, semprechè ovviamente si superi la soglia prevista.
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A cura di Danilo Sciuto
Lunedì 18 ottobre 2021

