Contributo perequativo a fondo perduto: i dati da considerare

Il testo integrale del Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate – Prot. n. 227357/2021 – che contiene anche l’allegato A, che precisa esattamente i campi delle dichiarazioni dei redditi da considerare ai fini del riconoscimento del contributo a fondo perduto perequativo.

protocollo 227357 contributo perequativoCon l’articolo 1 del D.L. 73/2021 (Decreto Sostegni bis) sono stati introdotti tre nuovi contributi a fondo perduto destinati a sostenere le attività economiche colpite dall’emergenza da COVID-19.

I tre tipi di contributi a fondo perduto

Il primo contributo, denominato automatico, è stato riconosciuto a tutti i soggetti beneficiari del precedente “contributo sostegni (D.L. 41/2021)”, di pari importo al medesimo.

Il secondo contributo, denominato alternativo,  è riconosciuto ai contribuenti che abbiano registrato un calo del fatturato di almeno il 30% nel periodo intercorrente fra l’1.4.2020 e il 31.03.2021 in confronto con il medesimo periodo dell’anno precedente, al netto del contributo sostegni automatico, già erogato.

Il terzo contributo, denominato perequativo potrà spettare se vi è stato un peggioramento del risultato economico d’esercizio relativo al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2020, rispetto a quello relativo al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2019, (quindi sostanzialmente differenza risultato anno 2020 su anno 2019) in misura pari o superiore ad una percentuale ancora non conosciuta, che dovrà essere definita da un prossimo decreto del Ministro dell’economia e delle finanze; dovranno inoltre essere stabilite le modalità operative e i termini per la presentazione dell’istanza per la richiesta del contributo.

 

Contributo perequativo

Per questo contributo perequativo lo Stato ha stanziato determinati fondi e ora ha la necessità di conoscere i dati (risultato 2020 e risultato 2019) dei contribuenti, al fine di determinare la percentuale di riduzione del risultato d’esercizio da prendere in considerazione, che consenta (allo Stato stesso) il rispetto degli importi dei fondi stanziati.
A questo scopo era stata richiesta la presentazione della dichiarazione dei redditi entro il 10 settembre ai soggetti che potenzialmente potrebbero richiedere questo contributo; il termine verrà prorogato al 30 settembre 2021.

Nel frattempo, sabato 4 settembre l’Agenzia delle entrateha emanato il provvedimento Prot. n. 227357/2021 allo scopo di indicare ai contribuenti quali campi delle dichiarazioni dei redditi relative ai periodi d’imposta in corso al 31 dicembre 2019 e al 31 dicembre 2020 saranno presi in esame.

Alleghiamo qui sotto il file PDF con il provvedimento che contiene anche l’allegato A, che precisa esattamente i campi delle dichiarazioni dei redditi necessari per determinare gli ammontari dei risultati economici d’esercizio da considerare ai fini del riconoscimento del contributo a fondo perduto perequativo. C’è quindi l’indicazione dei righi del modello 730, del modello Redditi Persone Fisiche, del modello Redditi Società di Persone, Enti Non Commerciali, Società di capitali, sia per l’anno dimposta 2019 che per l’anno 2020.

 

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6 settembre 2021

CommercialistaTelematico

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