Per contrastare gli effetti economici della pandemia da Covid-19 è stato istituito un credito d’imposta per i soci che investono in un aumento di capitale sociale. In questo articolo vediamo, anche tramite un pratico esempio, come quantificare e ottenere il credito d’imposta per aumento di capitale.
Il comma 8 dell’art. 26 del DL 34/2020 prevede che alle società che soddisfano le condizioni di cui ai commi 1 e 2 dello stesso articolo esposte nel precedente articolo è riconosciuto, a seguito dell’approvazione del bilancio dell’esercizio 2020 (entro il 30 Aprile 2021), un credito di imposta pari al 50% delle perdite eccedenti il 10% del patrimonio netto[1], calcolato includendo le perdite annuali, fino a concorrenza del 30% dell’aumento di capitale effettuato di qualsiasi importo e integralmente versato e comunque nei limiti del totale degli aiuti previsti dal comma 20 dello stesso articolo che abbiamo esposto nel precedente articolo.
L’ultima percentuale è aumentata dal 30 al 50% per gli aumenti di capitale deliberati ed eseguiti nel primo semestre del 2021.
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Esempio
Ciò significa, per esempio, che se una società aveva nel 2019 un patrimonio netto pari a 500.000 Euro e nell’esercizio 2020 essa registra una perdita di 150.000 Euro, per cui il patrimonio netto diminuisce a 350.000 Euro, ed effettua un aumento di capitale sociale di 200.000 Euro, essa avrà diritto ad un credito di imposta pari a 57.500 Euro, pari al 50% delle perdite eccedenti il 10% del patrimonio netto [115.000 Euro che deriva da 150.000 – (350.000 x ,10 = 35.000 Euro] che rientra nel limite del 30% dell’aumento d