In arrivo le comunicazioni di anomalia per gli iscritti alla Gestione Separata

L’INPS segnala il prossimo invio di comunicazioni di anomalia nei confronti di soggetti iscritti alla Gestione separata INPS, al fine di permettere la regolarizzazione di quanto inserito nella dichiarazione dei redditi percepiti nell’anno 2017 e quantificare di conseguenza in maniera corretta l’onere contributivo a carico dei medesimi.

La dichiarazione dei professionisti iscritti alla Gestione Separata INPS

comunicazioni anomalia iscritti gestione separataI professionisti iscritti alla Gestione Separata INPS, quindi senza altre casse professionali, devono indicare nella dichiarazione dei redditi tutti quegli importi che concorrono a determinare la base imponibile previdenziale per poter effettuare un calcolo corretto della contribuzione dovuta.

Per i professionisti senza cassa (ossia soggetti che svolgono attività di lavoro autonomo senza essere iscritti a specifiche casse previdenziali), per i soggetti che non sono tenuti alla contribuzione presso la cassa di appartenenza (pur se iscritti ad albi o ordini), e per chi ha esercitato la facoltà di non versare o iscriversi alla Cassa a cui fa riferimento, tali dati devono essere inseriti nel Quadro RR, Sezione II della dichiarazione dei redditi.

L’importanza dell’inserimento di tali redditi è connessa all’esigenza di poter calcolare in maniera precisa gli importi dei contributi spettanti a ciascun lavoratore.

Per ulteriori approfondimenti sui professionisti in Gestione Separata, puoi leggere:

“Gestione Separata liberi professionisti: cassetto previdenziale con maggiori servizi”

“Gestione separata INPS: le aliquote contributive reddito per l’anno 2020”

 

Comunicazioni di anomalia per redditi 2017

L‘INPS, a seguito di controllo ha verificato la presenza di numerosi dati non corretti nella dichiarazione per i redditi conseguiti nell’anno 2017, e ha di conseguenza segnalato con il Messaggio INPS n. 4559 del 3 dicembre 2020 che a breve partirà una serie di comunicazioni di anomalia ai liberi professionisti iscritti alla Gestione Separata INPS per i quali si evincono, a seguito di controllo sostanziale, dati non corretti per quanto riguarda i redditi afferenti all’anno 2017, i quali non permettono di quantificare in maniera corretta la contribuzione dovuta dai medesimi soggetti.

In effetti potrebbe verificarsi che in capo allo stesso soggetto siano presenti sia un obbligo di versamento alla Gestione Separata quale libero professionista che quale lavoratore parasubordinato, ma anche ad esempio, casi nei quali per una parte dell’anno è previsto il versamento alla GS mentre per il restante periodo si deve invece la contribuzione alla Cassa di appartenenza del soggetto medesimo.

Per riuscire a definire le diverse situazioni si prevede infatti che nella dichiarazione dei redditi, Quadro RR, Sezione II, si inseriscano specifici codici in base ai redditi percepiti dal soggetto, i quali concorrono alla determinazione della base imponibile previdenziale su cui poi andrà calcolata la relativa contribuzione.

L’Istituto, nelle dichiarazioni riguardanti i redditi del 2017, ha rilevato una serie di errori che non permettono:

  • la determinazione della base imponibile previdenziale;
     
  • la quantificazione della effettiva contribuzione da accreditare al soggetto sull’estratto conto contributivo.

Allo scopo di evitare contestazioni e pagamenti di somme aggiuntive, l’INPS ha previsto così la partenza di una serie di comunicazioni di anomalia che evidenziano quali sono i dati non corretti all’interno della dichiarazione.

In tal modo sarà possibile segnalare i dati non congruenti con la posizione del contribuente, come ad esempio nel caso di presenza di redditi di impresa, nel caso di soggetto che non ha contribuzione presso altre gestioni o casse previdenziali oppure ancora nel caso di non congruenza tra reddito dichiarato e compilazione del Quadro RR.

 

Cosa deve fare il contribuente

A seguito di ricezione di tale comunicazione di anomalia, il lavoratore iscritto alla Gestione Separata INPS potrà:

  • rettificare la dichiarazione dei redditi presentati;
     
  • individuare la gestione previdenziale e assicurativa corretta;
     
  • ricalcolare la contribuzione dovuta;
     
  • anticipare l’eventuale regolarizzazione spontanea d’ufficio;
     
  • e infine rettificare eventuali successive dichiarazioni dei redditi nelle quali sono stati effettuati i medesimi errori.

 

A cura di Antonella Madia

Venerdì 11 dicembre 2020