Voucher per consulenza in innovazione: domande dal 18 maggio 2020

Dal 18 maggio 2020 è possibile, sul sito di Invitalia, inoltrare le domande per accedere ai voucher per consulenza in innovazione.
Nei giorni scorsi il Ministero dello Sviluppo Economico ha anticipato l’avvio della procedura telematica.

voucher consulenza in innovazioneVoucher per consulenza in innovazione: inquadramento

Son partite le domande per la presentazione delle richieste di erogazione del voucher manager, anche detto voucher per consulenza in innovazione.
A partire dal 18 maggio 2020 è disponibile al link https://agevolazionidgiai.invitalia.it la procedura informatica per la presentazione delle richieste di erogazione del voucher.  

L’eventuale variazione del manager indicato nella domanda di agevolazione deve essere comunicata nell’ambito della prima richiesta di erogazione delle agevolazioni; in tale sede il soggetto beneficiario è, altresì, tenuto ad allegare il contratto di consulenza specialistica sottoscritto tra le parti.  

E’ con l’avviso dei giorni scorsi che il ministero dello sviluppo economico informa dell’avvio della procedura telematica per la presentazione dell’erogazione dei voucher manager.

 

Le caratteristiche della misura voucher in innovazione

La misura Voucher per consulenza in innovazione è l’intervento che, in coerenza con il Piano nazionale “Impresa 4.0”, sostiene i processi di trasformazione tecnologica e digitale delle Pmi e delle reti di impresa di tutto il territorio nazionale attraverso l’introduzione in azienda di figure manageriali in grado di implementare le tecnologie abilitanti previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0, nonché di ammodernare gli assetti gestionali e organizzativi dell’impresa, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali.

 

Soggetti beneficiari

Possono beneficiare delle agevolazioni Voucher per consulenza in innovazione le imprese operanti su tutto il territorio nazionale che risultino possedere, alla data di presentazione della domanda nonché al momento della concessione del contributo, i requisiti di seguito indicati:

  • qualificarsi come micro, piccola o media impresa ai sensi della normativa vigente;
     
  • non rientrare tra le imprese attive nei settori esclusi dall’articolo 1 del Regolamento UE n. 1407/2013 della Commissione, del 18 dicembre 2013 “De Minimis”;
     
  • avere sede legale e/o unità locale attiva sul territorio nazionale e risultare iscritte al registro delle imprese della Camera di commercio territorialmente competente;
     
  • non essere destinatarie di sanzioni interdittive (articolo 9, comma 2, del Dlgs 8 giugno 2001, n. 231) e risultare in regola con il versamento dei contributi previdenziali;
     
  • non essere sottoposte a procedura concorsuale e non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente ai sensi della normativa vigente;
     
  • e non aver ricevuto e successivamente non rimborsato o depositato in un conto bloccato aiuti sui quali pende un ordine di recupero, a seguito di una precedente decisione della Commissione Europea che dichiara l’aiuto illegale e incompatibile con il mercato comune.

Avvertenza: Possono inoltre beneficiare del Voucher anche le reti d’impresa composte da un numero non inferiore a tre PMI in possesso dei requisiti descritti, purché il contratto di rete configuri una collaborazione effettiva e stabile e sia caratterizzato dagli elementi di cui all’articolo 2, comma 2, del decreto 7 maggio 2019.


Tipologia di agevolazioni

L’agevolazione è costituita da un contributo in forma di voucher concedibile in regime “de minimis” ai sensi del Regolamento (UE) n. 1407/2013. Il contributo massimo concedibile è differenziato in funzione della tipologia di beneficiario:

  • Micro e piccole: contributo pari al 50% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 40 mila euro;
     
  • Medie imprese: contributo pari al 30% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 25 mila euro;
     
  • Reti di imprese: contributo pari al 50% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 80 milaeuro.

 

Fonti:

 

A cura di Cinzia De Stefanis

Venerdì 22 maggio 2020

 

Per proseguire nella lettura dell’articolo apri il pdf qui sotto

Scarica il documento