Certificazione Unica 2020: novità e compilazione per autonomi e forfettari

di Antonella Madia

Pubblicato il 20 febbraio 2020

Novità per la Certificazione del lavoro autonomo per l’anno 2020: infatti nel nuovo modello CU 2020 è presente uno “sdoppiamento” di campo che divide gli importi non assoggettati a ritenuta dai redditi esenti e dalle somme che non costituiscono reddito. La novità è retroattiva, cosicché bisognerà applicarla tenendo conto delle fatture 2019: in questo articolo spieghiamo come compilare la CU nei casi dubbi, ad esempio il riaddebito della marva da bollo

novita certificazione unica 2020Novità Certificazione Unica 2020: premessa

La Certificazione Unica, è il documento mediante il quale i sostituti di imposta certificano le ritenute d'acconto; ciò vale sia per i redditi da lavoro dipendente che per i redditi da lavoro autonomo.

La data entro la quale è necessario presentare la Certificazione Unica in via generale è il 7 marzo (per quest’anno slitta al 9 marzo (il Decreto Legge n. 9 del 2 marzo 2020 ha prorogato dal 9 al 31 marzo il termine per l'invio della CU), ossia il lunedì successivo, ma dal 2021 la data ultima di trasmissione è fissata al 16 marzo), e la trasmissione dovrà essere effettuata in via telematica all'Agenzia delle Entrate.

La Certificazione Unica, come detto, vale anche per i redditi di lavoro autonomo, comprese le prestazioni occasionali, le provvigioni e compensi dovuti a professionisti e a contribuenti nel regime forfettario.

Su questi ultimi è bene spendere due parole, in quanto i forfettari godono di un particolare regime fiscale per il quale non si prevede ritenuta d’acconto da parte del sostituto di imposta, ma nonostante ciò il committente è tenuto in ogni caso alla presentazione della CU 2020.

 

Novità della Certificazione Unica 2020 per lavoro autonomo: codice 8 per redditi esenti

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