Bonus under 30: novità sulla verifica dei requisiti

Implementate le funzioni dell’utility rilasciata dall’INPS per la verifica della sussistenza di precedenti rapporti di lavoro a tempo indeterminato instaurati con uno specifico lavoratore, quando egli sia soggetto di una eventuale assunzione avvalendosi dello sgravio strutturale under 30 di cui alla L. n. 205/2017. E’ ora possibile accedere alle informazioni riguardanti l’importo dello sgravio residuo per quello specifico lavoratore. L’utility non comporta comunque l’esonero dalla conservazione della dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà con la quale il lavoratore dichiara di non aver in precedenza avuto altri rapporti di lavoro a tempo indeterminato.

Assunzione giovani bonus under 30Implementate le funzioni dell’utility rilasciata dall’INPS per la verifica della sussistenza di precedenti rapporti di lavoro a tempo indeterminato instaurati con uno specifico lavoratore, quando egli sia soggetto di una eventuale assunzione avvalendosi dello sgravio strutturale under 30 di cui alla L. n. 205/2017. E’ ora possibile accedere alle informazioni riguardanti l’importo dello sgravio residuo per quello specifico lavoratore.
L’utility non comporta comunque l’esonero dalla conservazione della dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà con la quale il lavoratore dichiara di non aver in precedenza avuto altri rapporti di lavoro a tempo indeterminato.

Bonus strutturale assunzione giovani

L’incentivo di cui alla Legge n. 205/2017, articolo 1, commi 100-108 e 113-114, introduce all’interno dell’ordinamento uno sgravio per l’assunzione di giovani, non limitato nel tempo ma strutturale, con la possibilità di attivare contratti di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti a partire dal 1° gennaio 2018 con i datori di lavoro privati, ottenendo uno sgravio dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro per il 50% del totale da versare, esclusi i premi e contributi dovuti all’INAIL, nel limite massimo di 3000 euro su base annua, per i 36 mesi successivi alla data di assunzione.

L’ottenimento del bonus in questione è però subordinato alla presenza di specifiche condizioni, tra le quali rientrano:

  • il rispetto dei principi generali di fruizione degli incentivi di cui all’articolo 31 del D.Lgs. n. 150/2015;
  • il rispetto delle norme poste a tutela delle condizioni di lavoro e di assicurazione sociale;
  • il non aver proceduto, nei sei mesi precedenti l’assunzione, a licenziamenti collettivi o licenziamenti individuali per motivi oggettivi.

A cosa fare attenzione

Oltre a quanto specificato, il datore di lavoro deve stare però bene attento anche alle caratteristiche del giovane da assumere, in quanto il contratto in questione deve essere un contratto a tempo indeterminato a tutela crescenti, e di conseguenza saranno escluse le tipologie di assunzioni:

  • con contratto di lavoro intermittente, a chiamata o occasionale;
  • rapporti di lavoro instaurati in applicazione della riduzione dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato di personale con qualifica dirigenziale.

Inoltre, i giovani da assumere dovranno essere soggetti con meno di 30 anni (il limite era fissato fino a 35 anni solamente per l’anno 2018), i quali però non devono mai aver avuto un contratto a tempo indeterminato né con lo stesso né con altro datore di lavoro.

Tale ultima precisazione è estremamente importante, in quanto con riferimento alla verifica di precedenti rapporti di lavoro a tempo indeterminato in capo al giovane che si vuole assumere usufruendo dello sgravio, bisogna segnalare che l’Istituto ha agevolato le verifiche in ordine al possesso del citato requisito, cioè alla verifica che effettivamente quel lavoratore non abbia mai avuto rapporti a tempo indeterminato, pena l’impossibilità di godere del beneficio.

Infatti l’INPS ha realizzato un’apposita utility, attraverso la quale i datori di lavoro così come i loro intermediari nonché i lavoratori, possono acquisire le informazioni in ordine allo svolgimento di rapporti di lavoro a tempo indeterminato instaurati precedentemente al primo gennaio 2018, ovvero a decorrere da tale data.

L’utility per il controllo della presenza di precedenti rapporti a tempo indeterminato

L’utility in questione funziona in maniera tale che gli interessati, una volta che hanno indicato il codice fiscale del lavoratore, possono conoscere se lo stesso sia già stato in possesso di rapporti di lavoro a tempo indeterminato. Con evidenza separata la procedura restituisce il riscontro risultante sulla base dell’analisi delle informazioni desumibili dalle dichiarazioni contributive in possesso dell’Istituto oltre che il riscontro sulla base dei dati desumibili dalle comunicazioni obbligatorie.

Inoltre, l’utility, qualora rilevi dalle banche dati del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ed dell’ANPAL la sussistenza di assunzioni a tempo indeterminato effettuate nel corso dell’anno 2018, fornisce le informazioni riguardanti la data di avvio del rapporto – indicato all’interno della comunicazione obbligatoria – e del relativo identificativo della comunicazione in questione.

L’aggiornamento

Come già anticipato la procedura in questione è stata aggiornata: ciò è stato comunicato con il Messaggio n. 1784 del 9 maggio 2019, e con tali migliorie l’applicativo fornisce specifica evidenza dei periodi di paga mensili in cui è stata ottenuta la fruizione dall’agevolazione per quel preciso rapporto di lavoro.

L’utility in questione, prevede ora la possibilità che, inserendo il codice fiscale, si verifichi se il lavoratore è stato già assunto con agevolazione strutturale di cui alla Legge n. 205/2017, segnalando per quali periodi si è già fruito del bonus; sarà però onere del soggetto interessato effettuare l’incrocio delle informazioni desumibili dalle comunicazioni obbligatorie e dai flussi mensili, verificando la spettanza di un periodo residuo di agevolazione con la riassunzione del lavoratore in esame.

Accortezze da ricordare

Nonostante le migliorie apportate, si segnala comunque che in considerazione della modalità con cui vengono inviati all’Istituto Previdenziale i flussi mensili da parte del datore di lavoro, la consultazione dell’utility deve per forza tenere conto della possibilità di uno sfasamento temporale tra quanto risultante in archivio e quanto effettivamente spettante alla data della consultazione, specificando inoltre che il riscontro fornito ha come obiettivo quello di aiutare a capire se è possibile assumere il soggetto usufruendo dello sgravio contributivo, ma che la medesima utility non ha comunque valore certificativo.

Di conseguenza, come già segnalato con Circolare n. 40/2018, i datori di lavoro e i loro intermediari dovranno continuare ad acquisire e conservare la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà di cui all’articolo 47 del DPR n. 445/2000, con la quale il lavoratore attesta l’insussistenza di precedenti rapporti di lavoro a tempo indeterminato.

Ad ogni modo si specifica che ai fini della consultazione dell’utility in questione, il datore di lavoro e il suo intermediario dovranno preliminarmente attestare di aver acquisito la suddetta dichiarazione, in quanto la stessa costituisce presupposto essenziale per la legittima consultazione della posizione del lavoratore.

Come accedere al servizio

Per accedere all’utility è necessario andare sul sito internet dell’Istituto, seguendo il percorso: “Tutti i servizi” > “Servizio di verifica esistenza rapporti a tempo indeterminato”; il sistema può essere consultato attraverso gli ordinari sistemi di autenticazione sia da datori di lavoro che dai loro intermediari previdenziali, ma anche da parte dei lavoratori interessati, sebbene limitatamente alla propria posizione assicurativa.

 

A cura di Antonella Madia

Lunedì 20 Maggio 2019