La bozza della legge di Bilancio 2019 prevede il “potenziamento” del regime forfetario. L’intervento sarà concretamente realizzato con l’incremento della soglia di ricavi o dei compensi, che non deve essere superata, per accedere al nuovo forfait. Il limite che non dovrà essere oltrepassato per fruire del regime forfetario ammonta a 65.000 euro
La bozza della legge di Bilancio 2019 (art. 4) prevede il “potenziamento” del regime forfetario di cui alla legge n. 190/2014. L’intervento sarà concretamente realizzato con l’incremento della soglia di ricavi o dei compensi, che non deve essere superata, per accedere al nuovo forfait. Il limite che non dovrà essere oltrepassato per fruire del regime forfetario ammonta a 65.000 euro.
Il “potenziamento” troverà applicazione dal 1° gennaio 2019, ma i ricavi e i compensi da prendere a fondamento per verificare se la novità sia o meno applicabile, devono essere riferiti al precedente periodo d’imposta 2018. Deve essere altresì effettuato il ragguaglio ad anno del limite se il contribuente ha iniziato l’attività nel precedente anno 2018.
In linea di principio, il mancato superamento della soglia di 65.000 euro darà luogo all’automatico “ingresso” nel regime forfetario con decorrenza dal successivo anno 2019. Il contribuente potrà però optare per la determinazione del reddito e l’applicazione dell’Iva nei modi ordinari.
Il regime forfetario sembrerebbe essere senza dubbi di sorta, estremamente conveniente. Si applica l’aliquota sostitutiva del 5 per cento, nella fase di start – up, cioè nel primo anno di avvio dell’attività e nei quattro succe