L’incremento occupazionale netto, estremamente importante per la legittima fruizione di alcuni benefici contributivi, comporta la valutazione della forza lavoro occupata. Ma in caso di somministrazione di lavoro sorge il dubbio – chiarito con risposta a Interpello da parte del Ministero del Lavoro – se la condizione dell’incremento occupazionale netto della forza lavoro mediamente occupata (fermo restando gli altri requisiti di legge) debba essere riferita o meno all’impresa utilizzatrice in caso di assunzione di lavoratori in somministrazione
L’incremento occupazionale netto, estremamente importante per la legittima fruizione di alcuni benefici contributivi, comporta la valutazione della forza lavoro occupata. Ma in caso di somministrazione di lavoro sorge il dubbio – chiarito con risposta a Interpello da parte del Ministero del Lavoro – se la condizione dell’incremento occupazionale netto della forza lavoro mediamente occupata (fermo restando gli altri requisiti di legge) debba essere riferita o meno all’impresa utilizzatrice in caso di assunzione di lavoratori in somministrazione.
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Incremento occupazionale netto
L’incremento occupazionale netto, ossia quel valore che permette di valutare l’aumento effettivo di forza lavoro, è un tema che crea costanti problemi in ordine alla verifica della spettanza di incentivi all’occupazione.
Esso è stato chiarito diverse volte, fino alla risoluzione della questione da parte della Corte di Giustizia Europea che con la sentenza del 2 aprile 2009 ha definitivamente chiarito che:
“gli orientamenti