Le tutele nei confronti dei lavoratori autonomi sono state notevolmente ampliate dalla L. n. 81/2017, la quale ha previsto la possibilità in capo a tali soggetti di sospendere il versamento contributivo in caso di malattia e infortunio grave. L’INPS ha fornito chiarimenti riguardo al funzionamento dell’istituto della sospensione, sia con riferimento ai lavoratori autonomi non imprenditori sia con rifermento alle collaborazioni coordinate e continuative
Tutele per gli autonomi nella L. n. 81/2017
La Legge 22 maggio 2017 n. 81 (cd. “Jobs Act del lavoro autonomo”) recante “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato”, ha introdotto nel nostro ordinamento maggiori tutele nei confronti dei lavoratori autonomi non imprenditori. Infatti quest’ultima interessa la disciplina delle prestazioni d’opera di cui all’articolo 2222 c.c., sotto forma di:
- prestazione occasionale;
- collaborazione coordinata e continuativa etero-organizzata;
- titolarità di partita IVA.
Tra le tutele introdotte rientrano quelle in materia di gravidanza, malattia e infortunio, e nello specifico è data la possibilità a tali soggetti di sospendere il versamento della contribuzione in caso di malattia o infortunio grave; di tale argomento si è occupata anche una recente circolare INPS, la n. 69/2018 che è andata a chiarire il funzionamento dell’istituto della sospensione contributiva per malattia o infortunio grave.
Soggetti interessati dalla sospensione contributiva per malattia o infortunio grave
Con l’introduzione di tale legge, è stato possibile estendere ai sensi dell’art. 1 l