Il bilancio in chiusura pone, in sede di assestamento dei conti, l’obbligo di tener conto di elementi retributivi che seppur maturati alla fine dell’esercizio non sono stati ancora corrisposti ai dipendenti. In questo articolo ci occuperemo delle mensilità aggiuntive, dei ratei ferie e dei permessi retribuiti maturati ma non corrisposti al termine dell’esercizio, esaminandone gli aspetti operativi e contabili: l’articolo propone esempi pratici di calcolo e rilevazione contabile.
L’esercizio in chiusura, pone in sede di assestamento dei conti, l’obbligo di tener conto di elementi retributivi che seppur maturati alla fine dell’esercizio non sono stati ancora corrisposti ai dipendenti.
In questo articolo ci occuperemo delle mensilità aggiuntive, delle ferie e dei permessi retribuiti maturati ma non corrisposti al termine dell’esercizio, esaminandone gli aspetti operativi e contabili.
Rilevare debiti per ratei ferie, permessi e mensilità aggiuntive: aspetti generali
Nella fase di assestamento dei conti e in ossequio al principio di correlazione dei costi- ricavi, potrebbe accadere di dimenticare che alcuni componenti reddituali negativi, seppur maturati, non sono stati ancora corrisposti al 31/12 dell’anno in chiusura.
In questa categoria, rientrano i costi per mensilità aoftoftiuntive, ferie e permessi retribuiti, maturati al 31/12, ma non ancora paoftati alla stessa data.
Occorre ricordare che gli elementi retribuitivi maturano, in funzione di alcuni parametri che sono indicati nel C.C.N.L. di riferimento e in proporzione al tempo di lavoro effettivamente prestato presso l’azienda.
Cosicchè, la presenza di lavoratori con contratto di lavoro part-time, determinerà il riproporzionamento degli elementi retributivi in funzione del rapporto part-time/full- time. Per cui, ad esempio, se la gratifica feriale (detta anche 14°) fosse per un dipendente full time di € 1.600 lorde e il lavoratore interessato fosse in servizio presso l’azienda, con un contratto di lavoro part time al 50%, l’ammontare lordo spettante al lavoratore, sarà di
€ 800,00 = (1.600 x 50%).
Se tutti i dipendenti usufruissero delle ferie entro il 31/12 dell’anno in chiusura, il relativo costo risulterebbe tutto di competenza dello stesso esercizio.
Alcuni istituti retributivi, però, hanno periodo di formazione “a cavallo“ tra due anni (si pensi alla cosiddetta 14° mensilità), fatto che determina l’esigenza di tener conto della quota di mensilità aggiuntiva