la Legge di Bilancio è intervenuta sul TUIR aggiornando le regole di tassazione dei redditi di capitale in caso di dividendi e plusvalenze sulla cessione di partecipazioni societarie, assoggettando tutto ad ritenuta a titolo d’imposta con aliquota al 26%
La Legge di Bilancio 2018 assoggetta i redditi di capitale e i redditi diversi conseguiti da persone fisiche al di fuori dell’esercizio dell’attività d’impresa, in relazione al possesso e alla cessione di partecipazioni societarie qualificate, a ritenuta a titolo d’imposta con aliquota al 26% analogamente a quanto previsto per le partecipazioni non qualificate.
Nella Legge 27 dicembre 2017, n. 205, le novità introdotte dall’articolo 1, commi da 999 a 1006, riguardanti il “Regime fiscale dei redditi di capitale e dei redditi diversi derivanti da partecipazioni qualificate realizzati da persone fisiche, al di fuori dell’esercizio dell’attività d’impresa”, prevedono l’assoggettamento ai redditi di capitale e i redditi diversi conseguiti da persone fisiche, al di fuori dell’esercizio dell’attività d’impresa, in relazione al possesso e alla cessione di partecipazioni societarie qualificate, a ritenuta a titolo d’imposta con aliquota al 26%, analogamente a quanto previsto per le partecipazioni non qualificate (che generalmente non permetterà nemmeno la deduzione IRPEF dai dividendi dei contributi INPS artigiani/commercianti).
Si ricorda che ai sensi dell’art. 1, comma 1, D.M. 26 maggio 2017, concorrono alla formazione del reddito complessivo, nella nuova misura del 58,14% (in luogo della previgente del 49,72%) gli utili relativi a partecipazioni qualificate detenuti in soggetti IRES e percepiti da persone fisiche residenti nel territorio dello stato non esercenti attività d’impresa ovvero da società semplici o da soggetti ad essi equiparati.
Cenni sulle partecipazioni qualificate e non
Non sono interessati dalla nuova percentuale di imponibilità del 58,14%, i dividendi percepiti da soggetti IRPEF n