Che fine farà la scheda carburante? Eliminata dalla legge di bilancio 2018

Segnaliamo una importante novità in arrivo con la Legge di Bilancio: l’eliminazione della carta carburante ed il passaggio obbligato alla fatturazione elettronica.

La Legge di Bilancio per il 2018 ha previsto l’abolizione della scheda carburanti e la tracciabilità dei pagamenti con carta di credito/debito; prevista inoltre l’emissione da parte dei benzinai – a decorrere da 1/7/2018 – della fattura elettronica qualora richiesta da aziende e professionisti ai fini della detrazione fiscale.

Si tratta di una disposizione di legge destinata a stravolgere le abitudini dei contribuenti che usano l’auto o altri mezzi per motivi di lavoro: una ulteriore novità nell’ottica da tempo avviata di limitare l’uso del contante ed allo stesso tempo ridurre il fenomeno delle spese “gonfiate”.

Dovranno cambiare le abitudini: soprattutto inizialmente – fino a quando gli strumenti tecnologici non lo permetteranno – sarà difficile o forse impossibile ottenere la fattura elettronica per un rifornimento ad una stazione sia se serviti che in self service.

Attualmente non è immaginabile che il benzinaio possa emettere fatture elettroniche in tempo reale: probabilmente ci sarà una larghissima diffusione delle carte di credito o ricaricabili emesse dalle stesse aziende petrolifere, peraltro già da tempo in circolazione, e i rifornimenti pagati con l’utilizzo di quelle carte saranno fatturati direttamente dalla compagnia a fine mese, riepilogando i consumi del periodo.

In effetti è risaputo che molti contribuenti hanno l’abitudine di gonfiare un pochino le spese sui rifornimenti di carburante facendo apporre qualche timbro in più sulla scheda; già si era tentato di ridurre il fenomeno obbligando ad iscrivere sul documento il kilometraggio di fine periodo, allo scopo di poter risalire ai consumi effettivi del messo utilizzato, ma questa disposizione non ha certo modificato più di tanto le abitudini di chi intendeva aumentare fittiziamente le spese.

Probabilmemte questo malcostume non incide più di tanto sui conti pubblici – anche in considerazione delle limtazioni alla detrazione delle spese – ma lo Stato è in continua ricerca di nuove entrate e si continua a “raschiare il barile” (finchè c’e’ il barile…). Questo aspetto legato come si è detto alla volotà di ridurre l’utilizzo del contante ha portato a questa scelta legislativa.

L’emendamento prevede attualmente l’entrata in vigore nel secondo semestre del 2018, quindi ci sarà (un po’ di) tempo per attivare tutte le nuove procedure sia da parte dei contribuenti che da parte delle compagnie petrolifere… anche per questi aspetti comunque la classica proroga è già nell’aria…

Leggi nel PDF più sotto le slides predisposte sull’argomento dal Dott. Giancarlo Modolo…–>

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