Con la sentenza n. 20043 del 7 ottobre 2015, la Corte di Cassazione ha confermato che “il raddoppio dei termini per l’accertamento consegue dal mero riscontro di fatti comportanti l’obbligo di denuncia penale…, indipendentemente dall’effettiva presentazione della denuncia o dall’inizio dell’azione penale”.
Il fatto
La controversia concerne l’impugnazione di un avviso di accertamento, relativo ad IRPEF, a seguito della rettifica del reddito d’impresa di una società a ristretta base sociale, di cui il contribuente era socia (con quota pari al 20%, insieme al coniuge, titolare della restante quota), per la quota a lei imputabile, stante la presunzione di distribuzione ai soci dei maggiori utili extracontabili.
I giudici d’appello hanno sostenuto, in particolare, in ordine all’eccepita decadenza dell’azione accertatrice dell’Amministrazione finanziaria, la piena operatività …