Un nuovo importante principio contabile: quello relativo alla valutazione ed al trattamento contabile dei certificati ambientali, che si sono affermati anche in Italia a seguito dell’adozione di politiche di mercato volte ad incentivare lo sviluppo di fonti rinnovabili di energia elettrica, l’incremento dell’efficienza energetica dei processi industriali e l’applicazione di nuove tecnologie.
Il Consiglio di Gestione dell’OIC ha pubblicato in consultazione fino al 10 aprile 2012 le bozze di due nuovi principi contabili relativi alla valutazione e al trattamento contabile dei certificati ambientali, che si sono affermati anche in Italia a seguito dell’adozione di politiche di mercato volte ad incentivare lo sviluppo di fonti rinnovabili di energia elettrica, l’incremento dell’efficienza energetica dei processi industriali e l’applicazione di nuove tecnologie.
I Certificati Verdi
Il primo principio contabile in esame è rubricato “I certificati verdi”.
I certificati verdi sono emessi dal GSE e attestano la quantità di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili.
Sono uno strumento introdotto dal decreto Bersani, che obbliga i produttori e gli importatori di energia elettrica da fonti non rinnovabili di immettere nel sistema elettrico nazionale, nell’anno successivo a quello di produzione o importazione, una quota minima di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili o di acquistare tali certificati equivalenti alla propria quota.
Queste attestazioni sono emesse a preventivo o a consuntivo, hanno validità triennale e sono liberamente trasferibili sul mercato.
Il trattamento contabile dei certificati verdi è diversificato tra:
-
Società che producono energia elettrica da fonti
Ad inizio esercizio la società rileverà nei conti d’ordine i certificati ricevuti a preventivo. L’impegno sarà cancellato a fine esercizio in proporzione alla produzione effettiva di energia elettrica da fonti rinnovabili.
In sede di redazione del bilancio d’esercizio, la società rileverà un credito verso il GSE in contropartita del ricavo di competenza, quest’ultimo rappresenta il compenso spettante ai produttori a fronte dei maggiori oneri connessi alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili rispetto all’utilizzo di fonti tradizionali.
Tali ricavi rappresentano un componente positivo di reddito da iscrivere nel Conto economico alla voce A5) Altri ricavi alla stregua dei contributi in c/esercizio.
Se al termine dell’esercizio c’è un deficit di produzione, cioè i certificati ricevuti a preventivo e già venduti sono inferiori alla produzione realizzata si rileverà un risconto passivo pari alla quota di ricavi da rinviare al futuro esercizio.
Se invece in sede di chiusura dell’esercizio c’è un surplus produttivo occorrerà integrare i ricavi del valore dei certificati verdi ricevuti a preventivo e venduti nel corso dell’esercizio.
I certificati verdi possono essere venduti sul mercato o consegnati al GSE ad un prezzo minimo garantito stabilito dalla normativa di riferimento. Se la vendita avviene nel corso dell’esercizio di competenza, al momento della vendita si rileverà l’intero ricavo.
Se la vendita avviene successivamente alla chiusura dell’esercizio di competenza si rileverà l’eventuale sopravvenienza attiva da iscrivere nella voce A5) Altri ricavi del Conto economico o sopravvenienza passiva da classificare nella voce B14) Oneri diversi di gestione del Conto economico derivanti dal confronto tra il valore del credito iscritto nel bilancio d’esercizio di competenza e il relativo valore di realizzo.
Riassumendo, all’atto dell’emissione a preventivo dei certificati verdi si registrerà nei conti d’ordine:
Impegni per certificati verdi emessi a preventivo A Impegni v/GSE per Certificati Verdi emessi a preventivo
Per rilevazione dell’impegno a produrre energia elettrica da fonti rinnovabili |
In sede di chiusura del bilancio d’esercizio la rilevazione contabile è la seguente:
Crediti v/GSE A Ricavi per certificati verdi
Per accertamento dei ricavi di competenza |
Oppure
Ricavi per certificati verdi
Per accertamento dei ricavi di competenza |
A | Risconti passivi |
In ogni caso nei conti d’ordine si ridurrà l’impegno:
Impegni v/GSE per certificati verdi emessi a preventivo Per storno dell’impegno in relazione alla produzione effettiva |
A | Impegni per certificati verdi emessi a preventivo |
Al momento della vendita nell’esercizio di competenza si farà la seguente scrittura:
Crediti v/clienti | A | Diversi |
Per vendita di certificati verdi | A | Ricavi per vendita di certificati verdi |
A | Iva ns/debito |
Nell’esercizio successivo, al momento della vendita si procederà alla rilevazione della seguente scrittura:
Crediti v/clienti | A | Diversi |
Per vendita di certificati verdi | A | Crediti v/GSE |
A | Sopravvenienza attiva ordinaria | |
A | Iva ns/debito |
Oppure
Crediti v/clienti | A | Diversi |
Per vendita di certificati verdi | A | Crediti v/GSE |
Sopravvenienza passiva ordinaria | A | Iva ns/debito |
In sede di conguaglio con il GSE nell’anno successivo si registrerà:
Impegni v/GSE per certificati verdi emessi a preventivo
Per conguaglio con il GSE |
A | Impegni per certificati verdi emessi a preventivo |
-
Società che producono energia elettrica da fonti non
In sede di redazione del bilancio d’esercizio, la società rileverà un debito verso il GSE in contropartita del costo di competenza, quest’ultimo sarà iscritto nella voce B14) Oneri diversi di gestione del Conto economico.
La società per assolvere l’obbligo imposto dal decreto Bersani dovrà acquistare i certificati verdi sul mercato. Se l’acquisto avverrà prima della chiusura dell’esercizio di competenza, all’atto d’acquisto si rileverà l’intero costo. Se l’acquisto avverrà dopo la chiusura dell’esercizio di competenza, sarà rilevata una sopravvenienza attiva o passiva pari alla differenza tra il valore della passività iscritta in bilancio nell’esercizio di competenza e il valore di acquisto.
La sopravvenienza attiva sarà iscritta nella voce A5) Altri ricavi del Conto economico.
La sopravvenienza passiva sarà iscritta nella voce B14) Oneri diversi di gestione del Conto economico.
Al termine dell’esercizio, se la quantità di certificati verdi posseduta è inferiore a quella necessaria occorrerà integrare i costi, in caso contrario sarà rilevato un risconto attivo pari al costo da rinviare al futuro esercizio.
Quindi in sede di chiusura dell’esercizio si farà la seguente scrittura:
Oneri per certificati verdi
Per accertamento dei ricavi di competenza |
A | Debiti v/GSE |
Oppure
Diversi
per acquisto certificati verdi Oneri per certificati verdi Iva ns/credito |
A | Debiti v/fornitori |
Oppure
Diversi per acquisto certificati verdi Debiti v/GSE Iva ns/credito |
A
A A |
Diversi
Debiti v/fornitori Sopravvenienza attiva ordinaria |
-
Società trader, che acquistano, a titolo oneroso, i certificati verdi allo scopo di rivenderli sul mercato.
All’atto dell’acquisto la società rileverà il costo in contropartita del debito.
All’atto di vendita la società rileverà il ricavo in contropartita del credito.
I certificati verdi a disposizione alla data di chiusura dell’esercizio costituiscono rimanenze di magazzino.
I costi di acquisto saranno iscritti nella voce B6) Costi della produzione per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci.
I ricavi di vendita saranno iscritti nella voce A1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni del Conto economico.
Le rimanenze di certificati saranno iscritte nella voce CI.4) Rimanenze di prodotti finiti e merci dello Stato patrimoniale e le relative variazioni saranno contabilizzate nella voce B11) Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci del Conto economico.
Riassumendo, all’atto d’acquisto si registrerà la seguente scrittura:
Diversi per acquisto certificati verdi Costo d’acquisto Iva ns/credito |
A | Debiti v/fornitori |
All’atto della vendita:
Crediti v/clienti
Per vendita di certificati verdi |
A
A A |
Diversi
Ricavi da vendita di certificati verdi Iva ns/debito |
In sede di chiusura dell’esercizio:
Rimanenze certificati verdi
Per rilevazione delle giacenze finali di certificati verdi |
A | Variazione rimanenze certificati verdi |
3 marzo 2012
Anna Maria Pia Chionna