L’ammortamento del disaggio su prestiti, il rimborso dei prestiti obbligazionari e le obbligazioni convertibili

A completamento dell’analisi relativa ai prestiti obbligazionari, approfondiamo alcune tematiche specifiche quali: l’ammortamento del disaggio su prestiti, il rimborso del prestito obbligazionario e l’emissione di obbligazioni convertibili.

A completamento dell’analisi relativa ai prestiti obbligazionari, appare necessario approfondire alcune tematiche specifiche quali: l’ammortamento del disaggio su prestiti, il rimborso del prestito obbligazionario e l’emissione di obbligazioni convertibili (a cui abbiamo anche dedicato un articolo).

Il disaggio su prestiti: problemi operativi e aspetti contabili

L’emissione di obbligazioni ordinarie sotto la pari – cioè con un prezzo di emissione inferiore al valore nominale del titolo – fa emergere una differenza che tecnicamente si denomina disaggio di emissione.

In realtà, il disaggio di emissione è costituito dalla somma dello scarto di emissione, maggiorato degli oneri accessori di collocamento delle obbligazioni. Tale differenza deve essere sistematicamente ammortizzata, in conformità al piano di ammortamento del prestito obbligazionario, individuando cioè una relazione di proporzionalità tra il rimborso del prestito e l’ammortamento del disaggio.

La rilevazione contabile dell’ammortamento annuale del disaggio su prestiti sarà allocata nell’area C) del Conto Economico, quale costo di natura finanziaria e precisamente alla voce C 17) del prospetto contabile citato. Poiché si tratta sostanzialmente di un onere pluriennale da ripartire, la sua partecipazione alla formazione del reddito d’esercizio avverrà utilizzando la tecnica dei risconti.

Volendo individuare un algoritmo che formalizzi la relazione tra Disaggio su prestiti e Interessi passivi sul prestito obbligazionario e ci consenta calcolare le quote di disaggio in correlazione funzionale con gli interessi si procederà come segue:

Posto Qa uguale alla quota annuale di ammortamento del disaggio, Dt il disaggio su prestiti complessivo, It il totale degli interessi passivi relativi al prestito obbligazionario e Ia la quota di interessi passivi obbligazionari di competenza dell’anno, avremo:

Qa = (Dt * It) / Ia

Si supponga che una S.p.A. abbia emesso un prestito obbligazionario ordinario di 5.000.000 di Euro diviso in obbligazioni da 5 Euro nominali ciascuna, al tasso di interesse del 5% con godimento unico annuale 01/09. Il prezzo di emissione delle obbligazioni è di 98 ed il rimborso avverrà in 5 rate annuali a quote costanti, la prima con scadenza il 01/09 dell’anno successivo.

Supponendo che le spese accessorie di emissione e collocamento, siano state di 20.000 Euro, calcoliamo l’ammontare degli interessi e la correlata quota di ammortamento del disaggio di emissione.

  1. Calcolo dello scarto di emissione = [5.000.000 – (5.000.000 * 0,98)] = 100.000
  2. Calcolo del Disaggio su prestito = 100.000 + 20.000 = 120.000;
  3. Calcolo della quota di capitale di rimborso = 5.000.000 : 5 anni = 1.000.000

Per il calcolo correlato della quota di interessi e della quota di disaggio su prestiti, appare opportuno procedere in due tempi:

  1. a) nella prima fase si costruisce una tabella per il calcolo periodico degli interessi obbligazionari di competenza;
  2. b) nella seconda fase si procede alla costruzione di una seconda tabella, con la quale rappresentare il riparto temporale del disaggio su prestiti.
Tabella n. 1: Calcolo degli interessi sul prestito obbligazionario

calcolo interessi prestito obbligazionario

Legenda:

C = Prestito obbligazionario

Df = Data finale di godimento del periodo considerato

Di = Data iniziale di godimento del periodo considerato

t = tempo di godimento espresso in giorni

r = tasso nominale di interessi

I = Interessi complessivi tempo per tempo

Ia = Interessi di competenza dell’anno

In sintesi:

Il conteggio degli interessi è stato fatto tenendo conto del processo di rimborso del prestito e calcolando gli stessi sul debito residuo alla data di riferimento. In fondo alla tabella sono poi riportati gli interessi totali dovuti sul prestito obbligazionario.

Una volta calcolato il totale degli interessi obbligazionari, è possibile calcolare il coefficiente di riparto, in funzione del quale si calcoleranno le quote annuali di ammortamento del disaggio, correlate agli interessi obbligazionari di competenza.

Posto che ( Dt / It ) rappresenta il coefficiente di riparto, sostituendo si avrà (120.000 / 750.000) il cui risultato è 0,16.

Nella tabella che segue risulta rappresentato il processo di riparto del disaggio (detto ammortamento del disaggio) in funzione degli interessi obbligazionari di competenza
di ciascun anno, secondo l’algoritmo: Qa = (Dt * It ) / Ia

Tabella n. 2: Riparto del disaggio sul prestito in funzione degli interessi

tabella Riparto del disaggio sul prestito in funzione degli interessi

Legenda:

Ia = Interessi di competenza dell’anno

Cr = Coefficiente di riparto

Doi = Disaggio su prestiti iniziale

Doa = quota annuale di ammortamento disaggio su prestiti Dor = disaggio su prestiti residuo alla fine di ciascun anno

Le scritture in partita doppia

scritture contabili disaggio prestiti

Seguiranno scritture contabili similari, secondo gli importi riportati nella tabella n. 2 per le annualità successive fino al completo ammortamento del disaggio.

Il rimborso del prestito obbligazionario: problemi operativi e aspetti contabili.

Il rimborso del prestito obbligazionario potrà essere eseguito:

1) in un’unica soluzione;

2) secondo un determinato piano di rimborso (detto anche di ammortamento) che potrà essere organizzato:

  1. secondo la modalità a rate costanti ( metodo alla francese)
  2. secondo la modalità a quote di capitale costanti;
  3. secondo la modalità a rate variabili.

3) per estrazione a sorte;

4) per acquisto sul mercato

Nel caso contabile ipotizzato, il rimborso avviene secondo la modalità a quote costanti di capitale e alla pari.

Le scritture in Partita Doppia

scritture contabili Per rilevazione del rimborso del prestito obbligazionario

Se invece, il rimborso del prestito obbligazionario avviene sopra la pari con un premio di rimborso di 1 Euro per ciascuna obbligazione, a P.D. si avrà:

scritture contabili Per rilevazione del rimborso del prestito obbligazionario

Le scritture in P.D. relative al caso di rimborso del prestito obbligazionario per estrazione a sorte, sono sostanzialmente identiche a quelle previste per il caso di rimborso secondo un piano di ammortamento, con la particolarità che in sede di annotazione a P.D. utilizzeremo come contropartita Avere di Prestiti obbligazionari, in sostituzione di Debiti v/obbligazionisti per rimborsi, il conto di Debiti v/obbligazionisti per obbligazioni estratte.

ESEMPIO
Caso di riduzione del prestito obbligazionario per acquisto sul mercato delle obbligazioni.

Si supponga che una S.p.A. abbia deciso di ridurre il proprio prestito obbligazionario mediante l’acquisto sul mercato in data 10/06 di n. 200.000 obbligazioni, al corso secco di 98 + i, godimento 01/03-01/09, tasso 5% annuale. Le obbligazioni hanno un valore nominale unitario di 5 Euro e sono state acquistate al prezzo unitario di 4,50 Euro, con una commissione di intermediazione del 0,70% del corso secco. La società provvederà successivamente al loro annullamento.

CALCOLI

Nelle negoziazioni di obbligazioni, occorre separare il costo maggiorato delle commissioni di intermediazione, dal rateo interessi maturato.

Nel caso specifico poiché la negoziazione è avvenuta in data 10/06 – supposto che il 10/06 cada di lunedì – il giorno di liquidazione, sarà il 13/06 – giovedì nel nostro caso.

Le convenzioni europee in materia di calcolo di interessi su titoli quotati in modo percentuale, stabiliscono che il calcolo del rateo va fatto dalla data di ultimo godimento alla data di liquidazione, che è la data di acquisto, maggiorata di 3 gg. di Borsa aperta.

Quindi nel nostro caso avremo:

t = 104 giorni dal 01/03 al 10/06 + 3 gg. di Borsa r/2 = 2,50% il tasso semestrale divisore = 184

( 4,50 Euro x 200.000 obbligazioni ) = 900.000

98 : 100 = x : 900.000  x = 882.000 (corso secco)

x = [882.000 + (0,70% * 882.000)] = 888.174 (corso secco + la commissione) Interessi = [(1.000.000 * 2,50 * 104)] / 18400 = 14.130,43 (rateo d’interesse)

Le scritture in Partita Doppia

scritture contabili Per rilevazione del rimborso del prestito obbligazionario

L’acquisto e il successivo annullamento delle obbligazioni, alla luce dell’esempio sopra riportato, appare conveniente solo quando il corso di borsa è sotto la pari, poiché in questa situazione si genera un plusvalore in sede di annullamento delle obbligazioni acquistate.

I prestiti obbligazionari convertibili : problemi operativi e aspetti contabili

Questa categoria particolare di obbligazioni, consente ai possessori, di cambiare la loro posizione giuridica, rispetto alla società emittente. In sostanza, attraverso la procedura di conversione, l’obbligazionista portatore di obbligazioni convertibili, può scambiare le proprie obbligazioni:

1. con azioni della società emittente (conversione diretta);

2. con azioni di altre società in portafoglio all’emittente (conversione indiretta).

Codice civile

Il codice civile disciplina le obbligazioni convertibili in azioni all’art. 2420-bis stabilendo che: L’assemblea straordinaria può deliberare l’emissione di obbligazioni convertibili in azioni, determinando il periodo di cambio e le modalità di conversione. La deliberazione non può essere adottata se il capitale sociale non sia stato interamente versato.

Contestualmente la società deve deliberare l’aumento del capitale sociale per un ammontare corrispondente alle azioni da attribuire in conversione.

Esempio

Si supponga che una S.p.A. con una capitale sociale di 5.000.000 di Euro, diviso in azioni del v.n. di 1 Euro, abbia emesso un prestito
obbligazionario convertibile di 2.000.000 di Euro, diviso in obbligazioni convertibili del v.n. di 20 Euro, al tasso del 4,50%.

Il diritto di conversione potrà essere esercitato a partire dal 4 anno successivo in ragione di 15 azioni da 1 Euro con una obbligazione da 20 Euro.

Si supponga che in un certo anno sia stata richiesta la conversione di 50.000 obbligazioni.

Le scritture in Partita Doppia

prestito obbligazionario convertibile

Contemporaneamente, la società emittente le obbligazioni, deve deliberare l’aumento del capitale sociale, in ragione del numero delle obbligazioni convertibili emesse moltiplicato per il rapporto di conversione con le azioni.

In sintesi :

obbligazioni e capitale sociale

In relazione alla richiesta di conversione da eseguire, sinteticamente avremo:

inversione contabile prestito obbligazionario

La differenza tra l’ammontare del prestito obbligazionario estinto e l’aumento di capitale sociale eseguitoddi i 250.000 Euro, andrà aappppoossttaattao come Riserva per sovrapprezzo azioni.

Le scritture in Partita Doppia

Per rilevazione aumento di capitale sociale per conversione di n. 50.000 obbligazioni  convertibili

Nel caso di conversione indiretta il conto da accreditare in contropartita di Prestiti Obbligazionari convertibili sarà Partecipazioni e la differenza sarà appostata come Plusvalenza o Minusvalenza su titoli.

A cura di Enrico Larocca

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