Una recente circolare INPS fornisce importanti chiarimenti sulle operazioni di conguaglio di fine anno per i datori di lavoro privati, illustrando scadenze, modalità operative e gestione delle variabili retributive.
Le operazioni di conguaglio di fine anno possono interessare anche le buste paga di gennaio e febbraio, offrendo ai datori di lavoro l’opportunità di correggere eventuali variazioni retributive.
Questa guida fornisce indicazioni pratiche su come gestire al meglio gli elementi variabili della retribuzione, il massimale contributivo e il contributo IVS aggiuntivo.
Conguaglio contributivo di fine anno: chiarimenti INPS e adempimenti per i datori di lavoro
L’INPS ha, come di consueto, fornito i chiarimenti e le precisazioni necessarie per effettuare le operazioni di conguaglio di fine anno per i datori di lavoro privati non agricoli che utilizzano la denuncia contributiva mensile “UniEmens”.
Le descritte operazioni, effettuabili a partire dalle retribuzioni (denunce contributive) di competenza del mese di dicembre 2024 possono interessare anche i cedolini di competenza dei mesi di gennaio 2025 e, al più tardi, di febbraio 2025.
Analizziamo la questione in dettaglio.
I termini per le operazioni di conguaglio
I datori di lavoro, come chiarito nella Circolare INPS numero 108/2024, possono effettuare le operazioni di conguaglio di fine anno, oltre che con la denuncia (cedolino) di competenza del mese di dicembre 2024 (con scadenza di pagamento delle somme con modello F24 fissata al 16 gennaio 2025) al più tardi con le paghe di:
- Gennaio 2025, scadenza di pagamento con modello F24 il 16 febbraio 2025;
- Febbraio 2025, scadenza di pagamento con modello