Il presupposto impositivo della TARI si basa sulla disponibilità dell’area che produce rifiuti, e la tassa è dovuta per l’occupazione o la detenzione di locali adibiti a qualsiasi uso. Spetta al contribuente dimostrare di avere diritto alla riduzione della superficie tassabile. Secondo la Corte di Cassazione, recentemente espressasi a riguardo, nel caso in cui una struttura alberghiera sia stata chiusa per alcuni mesi all’anno, dovrebbe beneficiare della riduzione della tassa, soprattutto se il regolamento TARI del Comune prevede una riduzione per le “utenze non domestiche non stabilmente attive”. (Cassazione sentenza n. 16138/2024 – Martina Di Giacomo).

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