La scelta tra contabilità semplificata e ordinaria è spesso dettata da logiche di risparmio, ma nasconde implicazioni più profonde di quanto si creda. Non si tratta soltanto di costi e praticità: le regole civilistiche impongono obblighi che resistono anche al regime semplificato e che, se disattesi, possono condurre a gravi conseguenze, come dimostra una recente Cassazione. La decisione quindi va affrontata con consapevolezza e con il giusto supporto professionale.
Contabilità semplificata vs ordinaria: rischi civilistici spesso sottovalutati
Nelle imprese individuali e nelle società di persone, la scelta del tipo di contabilità da tenere (ovviamente se ed in quanto ricorrono le condizioni di cui l’art. 18 del DPR 600/73), se semplificata o ordinaria, va ponderata un po’ di più di quanto nei fatti risulta che avvenga.
In genere, l’ago della bilancia viene visto in un risparmio di costi per l’azienda (da un lato) e in una gestione più snella e quindi meno dispendiosa in termini di tempo (dalla parte del professionista).