Il Ministero dell’Economia ha definito le modalità operative per un nuovo strumento di supporto: la consulenza giuridica rivolta a soggetti collettivi come associazioni, ordini professionali o enti pubblici. L’obiettivo è fornire chiarimenti su questioni tributarie di interesse generale, senza entrare nel merito di singole posizioni individuali.
Consulenza giuridica fiscale: chiarimenti per enti e associazioni
È stato pubblicato sul portale istituzionale del Ministero dell’Economia e delle Finanze – MEF -, lo scorso 27 giugno, il decreto del vice ministro dell’Economia e delle Finanze del 24 giugno 2025, che stabilisce le disposizioni applicative in tema di consulenza giuridica.
Il presente decreto viene emanato in attuazione dell’articolo 10-octies, della legge 27 luglio 2000, n. 212 (Statuto dei diritti del contribuente), introdotto dall’articolo 1, comma 1, lett. m), del decreto legislativo 30 dicembre 2023, n. 219.
La revisione dello Statuto del Contribuente
Con la pubblicazione sulla G.U. n. 2, del 3 gennaio 2023, del decreto legislativo 30 dicembre 2023, n. 219, recante “Modifiche allo Statuto dei diritti del contribuente” è data attuazione all’articolo 4, della legge n. 111 del 2023, avente specificamente ad oggetto la riforma dello Statuto del contribuente, ma anche al comma 1, lettera p), dell’articolo 16, della medesima disposizione, in materia di sospensione dei termini di risposta all’interpello, nonché all’articolo 17, comma 1, lettera b) che delega il Governo ad applicare in via generalizzata il principio del contraddittorio, a pena di nullità, fuori dei casi dei controlli automatizzati e delle ulteriori forme di accertamento di carattere sostanzialmente automatizzato, prevedendo, inoltre, una disposizione generale sul diritto del contribuente a partecipare al procedimento tributario, secondo le seguenti caratteristiche:
- previsione di una disciplina omogenea indipendentemente dalle modalità con cui si svolge il controllo;
- assegnazione di un termine non inferiore a sessanta giorni a favore del contribuente per formulare osservazioni sulla proposta di accertamento;
- previsione dell’obbligo, a carico dell’ente impo