Dall’1 Gennaio 2026 i dipendenti pubblici con emolumenti superiori a 5mila euro e debiti fiscali in sospeso, rischiano di vedersi bloccata l’erogazione dello stipendio in caso di ruoli pendenti. Vediamo come agirà la stretta prevista dalla Legge di Bilancio 2025.
I commi 84 e 85 dell’art. 1 della legge di bilancio 2025 cercano di porre un freno ai dipendenti pubblici che hanno pendenze con l’Erario, attraverso l’applicazione, a determinate condizioni, del cd. 48-bis del D.P.R. n. 602/1973 (“Disposizioni sui pagamenti delle pubbliche amministrazioni”).
Blocco dei pagamenti per debiti fiscali: le nuove regole per i dipendenti pubblici dal 2026
Il comma 84, dell’art.1, della L. n. 207/2024, inserisce all’art.48-bis del D.P.R. n. 602/73, in materia di pagamenti delle pubbliche amministrazioni, dopo il comma 1, il comma 1-bis, in forza del quale:
“Limitatamente alle somme dovute a titolo di stipendio, di salario o di altre indennità relative al rapporto di lavoro o di impiego, comprese quelle dovute a causa di licenziamento, le disposizioni di cui al comma 1 si applicano anche al pagamento di importi superiori a duemilacinquecento euro; in tal caso, i soggetti di cui al medesimo comma 1 verificano se il beneficiario è inadempiente all’obbligo di versamento derivante dalla notifica di una o più cartelle di pagamento per un ammontare complessivo pari almeno a cinquemila euro”.
Il successivo comma 85, dell’art.1, della L. n. 207/2024, dispone l’applicazio