Dal 2025 solo i pagamenti tracciabili renderanno deducibili le spese di trasferta, vitto e alloggio.
Aziende e professionisti dovranno adeguarsi con nuove procedure, per garantire la conformità fiscale e una corretta contabilizzazione.
Scopri le novità normative, gli obblighi di registrazione e le implicazioni operative.
Nuove regole per la deducibilità delle spese di trasferta: cosa cambia dal 2025
La Legge di Bilancio 2025 e il decreto di riforma IRPEF-IRES (D.Lgs. n. 192/2024) introducono rilevanti modifiche alle regole di deducibilità fiscale delle spese di trasferta, vitto, alloggio e rappresentanza per lavoratori dipendenti e autonomi.
Le nuove normative impongono l’obbligo di utilizzo di sistemi di pagamento tracciabili per poter beneficiare dell’esenzione fiscale e della deducibilità contributiva. Le nuove regole sono contenute negli art. 51, 95 e 108 del TUIR.
Modifiche per i lavoratori dipendenti
A partire dal 1° gennaio 2025, le spese di vitto, alloggio, viaggio e trasporto sostenute dai lavoratori dipendenti in occasione di trasferte, sia all’interno che all’esterno del comune di lavoro, saranno esenti da imposizione fiscale solo se i pagamenti verranno effettuati tramite strumenti tracciabili quali:
- Carte di credito,
- Bancomat,
- Prepagate,
- App di pagamento,
- Assegni bancari e circolari.
In caso di utilizzo di contanti, le somme rimborsate saranno assoggettate a prelievo fiscale e contributivo, come qualsiasi altra somma corrisposta al lavoratore.
Permane la possibilità di riconoscere l’indennità forfettaria per le trasferte extra comunali, entro le soglie previste dall’art. 51 comma