Rateizzazione cartelle: più flessibilità per le istanze dal 2025

Dal 2025 sarà possibile dilazionare i debiti fiscali fino a 84 o 120 rate mensili, in base all’importo e alle difficoltà economiche dimostrate. Indici come l’ISEE o l’indice di liquidità saranno decisivi per definire le condizioni.
Scopriamo come beneficiare di queste novità…

Pochi giorni fa, sul sito del Dipartimento delle Finanze, è stato pubblicato il decreto attuativo della nuova dilazione di pagamento dei ruoli esattoriali, con cui sono stati individuati i criteri in base ai quali potrà essere concessa la dilazione.

Il riferimento normativo è ovviamente l’art. 19 del DPR n. 602/1973, così come risultante dalle modifiche ex D.Lgs. 110/2024, che oggi prevede, gradualmente e per determinati importi in funzione dello stato di difficoltà economica del debitore, l’elevazione della dilazione sino a 120 rate mensili.

In merito all’appena enunciato stato di temporanea difficoltà finanziaria, occorre precisare fin da subito che per le dilazioni di valore sino a 120.000 euro resta invariata la facoltatività la sua dimostrazione. Quindi, sostanzialmente, non occorre dimostrare nulla di concreto.

Le novità operano per le istanze di rateizzazione presentate dal 1° gennaio 2025 e sono strutturate in funzione sia del valore di ciascuna domanda, sia del momento in cui si presenta l’istanza.

 

Rateizzazione cartelle: le regole 2025

rateizzazione cartelle 2025Limitando l’analisi alle regole valide per il 2025 (senza addentrarci quindi negli anni successivi, sui quali si potrà ritornare a tempo debito), su istanza del debitore l’Agenzia delle entrate-Riscossione concede la dilazione per importi sino a 120.000 euro sino ad un massimo di ottantaquattro rate mensili.

Se invece la richiesta del contribuente è accompagnata da documentazione che attesta la temporanea situazione di difficoltà economica, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione concede la dilazione per le somme di importo fino a 120.000 euro, da ottantacinque a centoventi rate mensili, per le richieste presentate nel 2025.

Se invece la richiesta del contribuente concerne la dilazione per le somme di importo superiore a 120.000 euro e l’istanza è accompagnata da documentazione che attesta la temporanea situazione di difficoltà economica, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione concede la rateizzazione fino a un massimo di centoventi rate mensili.

Ricordiamo che i parametri per individuare se sussiste la temporanea situazione di obiettiva difficoltà consistono:

  • per le persone fisiche, nell’indice ISEE (indice strumentale anche al numero di rate concedibili);
  • per le società e le ditte individuali in contabilità ordinaria, nell’indice di liquidità che deve essere inferiore a uno (dato dalla somma della liquidità immediata con la liquidità differita e dividendola per le passività correnti).

Il c.d indice Alfa, come sempre, serve per determinare il numero di rate concedibili.

Per quanto riguarda i documenti da presentare, ricordiamo che per le società occorre depositare i bilanci oppure un prospetto di determinazione dell’indice di liquidità e dell’indice Alfa sottoscritto, per certi soggetti come le società di persone, da un professionista (dottore commercialista, avvocato, consulente del lavoro).

 

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Danilo Sciuto

Giovedì 9 gennaio 2025