Quali sono gli obblighi del fisco in caso di una notifica a familiare convivente col contribuente destinatario degli atti? Il caso della notifica di una cartella e preavviso di fermo amministrativo alla madre del destinatario.
Con l’ordinanza n. 26069 del 24 settembre 2025, la Corte di Cassazione ha affrontato il tema della notifica degli atti tributari, dichiarando illegittima la cartella di pagamento IRPEF e il relativo preavviso di fermo amministrativo, poiché entrambi erano stati consegnati a un familiare convivente della contribuente senza che fosse poi inviata la necessaria raccomandata informativa.
Nell’ambito della notificazione degli atti impositivi, quando la consegna non viene effettuata direttamente al destinatario ma a un soggetto terzo come, ad esempio, un familiare, un collaboratore domestico, il portiere del condominio, un dipendente o un incaricato alla ricezione, la procedura è considerata valida solo se viene successivamente inviata una comunicazione informativa tramite raccomandata semplice.
Il caso: notifica a familiare del contribuente
Una contribuente ha impugnato una cartella di pagamento relativa all’IRPEF 2005 e il conseguente preavviso di fermo amministrativo (atto autonomamente impugnabile), eccependo la nullità della notifica dell’atto.
La cartella esattoriale era stata notificata il 4 maggio 2009 presso il domicilio della madre della contribuente, la quale aveva sottoscritto la ricevuta dichiarando di convivere con la destinataria. Tuttavia, dai registri anagrafici risultava che la contribuente aveva cambiato residenza alcuni mesi prima della notifica. In seguito, sia la Commissione Tributaria Provinciale che quella Regiona