Dall’INPS arriva un timido accenno al ravvedimento, per regolarizzare le violazioni ed accelerare il recupero dei crediti contributivi. Tali novità, operative dal 1° settembre 2024, sono volte a favorire la regolarizzazione e a combattere il lavoro sommerso, prevedendo agevolazioni per chi adempie spontaneamente. Scopriamo come queste modifiche rendano più vantaggiosa la regolarizzazione e quali strumenti siano stati messi in campo per agevolare i contribuenti nel rispetto degli obblighi contributivi.
Il decreto PNRR (DL 19/2024, convertito dalla legge 56/2024) ha novellato il regime sanzionatorio per omissione o evasione contributiva.
Il nuovo regime è operativo dal 1° settembre 2024. Così, a titolo esemplificativo, la nuova disciplina, con particolare riguardo agli iscritti alla Gestione IVS artigiani e commercianti, è applicabile ai contributi per i quali la scadenza di versamento è fissata a decorrere dall’1.9.2024 (è il caso della terza rata 2024 dei contributi fissi, calcolati sul minimale, di artigiani e commercianti, in scadenza il 18.11.2024 ma anche i contributi dovuti per i datori di lavoro domestico, in scadenza il 10.10.2024).
L’INPS (e in senso analogo ha fatto l’Inail) ne illustra la disciplina, ne dettaglia la sua applicazione in relazione alle fattispecie e descrive le introdotte attività di compliance e di accertamento d’ufficio.
Omissione ed evasione contributiva: il contesto normativo
L’art. 30 DL 19/2024 ha rivisto il sistema sanzionatorio per omissioni / evasioni contributive, nonché la possibilità di regolarizzare, tramite il ravvedimento, le violazioni commesse.
Le modifiche impattano sull’articolo 116, commi 8, 9, 10 e 15, della legge 388/2000, in tema di regime sanzionatorio per omissione o evasione contributiva. L’obiettivo, inserito nel PNRR, è quello di introdurre misure dirette e indirette per trasformare il lavoro sommerso in lavoro regolare rendendo maggiormente vantaggioso operare nell’economia regolare; inoltre, sono fatte salve le disposizioni che prevedono l’applicazione di regimi sanzionatori più favorevoli per il contribuente.
Riassumiamo il quadro normativo, come modificato, nella tavola che segue.
Situazione patologica |
Novità intervenute |
Evasione contributiva |
L’articolo 116, comma 8, lettera b), della legge n. 388/2000, stabilisce che ricorre l’ipotesi di evasione contributiva in caso di mancato versamento dei contributi o premi dovuti connesso a registrazioni, denunce o dichiarazioni obbligatorie non presentate o non conformi al vero.
Il legislatore conferma la qualificazione delle fattispecie di omissione e di evasione contributiva, come declinata nel tes |