Esame di un caso di indagine bancaria su un conto intestato a un soggetto diverso dal contribuente sottoposto a verifica. In quali circostanze il Fisco può estendere le indagini finanziarie ai conti di terzi? Nel caso esaminato, l’Agenzia Entrate ha contestato le operazioni sui conti intestati a familiari del contribuente…
Le indagini bancarie possono riguardare anche conti correnti intestati a terzi, ove si possa ritenere che siano stati utilizzati per occultare operazioni commerciali a scopo di evasione fiscale, in base ad indizi, il cui onere di allegazione è a carico dell’Ufficio, non desumibili dal solo vincolo familiare esistente tra il titolare del conto ed il contribuente accertato, essendo necessari ulteriori elementi idonei a dimostrare, in via logico-presuntiva, la riferibilità a quest’ultimo delle movimentazioni bancarie registrate sul conto del familiare.
La Corte di Cassazione ha chiarito i presupposti in presenza dei quali sono legittime le indagini bancarie indirizzate anche su conti di terzi, rispetto al contribuente oggetto di controllo.
Il caso: indagini finanziarie estese ai conti dei familiari
Nel caso di specie, al contribuente, che esercitava la professione di odontoiatra, era stato notificato un avviso di accertamento, fondato su indagini bancarie, con rideterminazione del reddito con modalità analitico induttiva, ai sensi dell’articolo 39, primo comma, lettera d) del D.P.R. n. 600/1973.
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