L’INPS ha prorogato al 15 ottobre 2024 il termine per rettificare le domande di esonero contributivo per la parità di genere, riservato ai datori di lavoro con certificazione ottenuta entro il 31 dicembre 2023. Chi ha inserito una retribuzione errata potrà correggere i dati, assicurando il corretto calcolo dell’agevolazione. Vediamo come procedere alla rettifica della domanda…
L’Inps torna sull’esonero contributivo destinato ai datori di lavoro in possesso di certificazione di parità di genere conseguita nell’anno 2023.
Le domande inviate entro lo scorso 30 aprile 2024 potranno essere riesaminate, qualora il datore di lavoro abbia indicato una retribuzione errata in fase di compilazione.
In particolare, per consentire di elaborare correttamente le domande per l’ammontare spettante, l’Inps comunica che i datori di lavoro interessati, che hanno conseguito la certificazione entro il 31.12.2023 e che hanno erroneamente compilato il campo relativo alla retribuzione media mensile globale stimata, possono procedere alla rettifica dei dati inseriti previa rinuncia ovvero invio di una nuova domanda entro il termine del 15 ottobre 2024.
Domanda esonero parità di genere: come funziona la rettifica in scadenza al 15 ottobre 2024
Soggetti che possono beneficiare dell’agevolazione
L’esonero contributivo parità di genere 2024 spetta ai datori di lavoro delle aziende private (anche non imprenditori) che entro il 31 dicembre 2023 hanno conseguito la certificazione di parità di genere e riguarda i seguenti soggetti: a) le aziende private; – gli enti pubblici economici; – gli istituti autonomi case popolari trasformati in base alle diverse le