La compilazione del quadro RS dei contribuenti forfettari, soprattutto imprenditori, sotto la pressione del Fisco sta diventando un adempimento complesso. In vista della scadenza della presentazione delle dichiarazioni dei redditi, proponiamo alcuni utili suggerimenti di compilazione
Nel periodo che precede il termine di trasmissione dei modelli dichiarativi, le energie degli studi professionali sono focalizzate alla definizione delle componenti “descrittive”, ossia dei quadri che non incidono direttamente sulle imposte da versare.; caso tipico la compilazione del Quadro Rs per i contribuenti forfettari.
Tra le voci “descrittive” maggiormente rappresentative, spicca il quadro RS per i contribuenti in regime forfettario, da molti ignorato – immotivatamente – fino allo scorso anno. L’Agenzia delle Entrate, con il provvedimento n. 325550/2023, ha come noto preannunciato l’invio massimo di inviti a regolarizzare la compilazione del quadro RS, contenuto nel modello redditi PF 2022 (a mezzo dichiarazione integrativa), se ed in quanto essi dovessero essere compilati.
Secondo la Corte dei Conti, alle oltre 505.000 lettere di compliance recapitate, soltanto il 4,4% dei contribuenti ha provveduto a sanare la propria posizione; è vero che c’è tempo fino al 30 novembre 2024 per procedere con l’invio dell’integrativa senza sanzioni.
La compilazione del quadro RS del modello redditi 2024 per i forfettari
Sul tema, le scarne istruzioni fornite avevano generato una serie di dubbi applicativi, dovuti in larga parte alla peculiare modalità di determinazione dei reddito forfettario, e alle difficoltà di reperimento dei dati richiesti: sovente il contribuente in regime forfettario non è dotato di un software per la gestione delle fatture passive, non ha aderito alla conservazione dei dati relativi alle fatture ricevute nel portale “fatture e corrispettivi” e non ha richiesto fattura al proprio fornitore di beni/servizi.
Chiariamo ancora una volta che l’unico caso in cui è obbligatorio richiedere la fattura esiste nell’articolo 22, comma 3, del Dpr n. 633/1972, il quale afferma che
“Gli imprenditori che acquistano beni che formano oggetto dell’attività propria dell’impresa da commercianti al minuto ai quali è consentita l’emissione della fattura sono obbligati a richiederla”.
Ciò significa che, mentre è verosimile che un imprenditore non commerciante o un professionista non debbano compilare tali righi (perché legittimamente non hanno chiesto la fattura all’atto dell’acquisto di beni o servizi che vanno indicati in essi), è impossibile che un commerciante forfettario non abbia compilato almeno il rigo RS376 (come vedremo di seguito)
Senza entrare nel merito, le informazioni richieste nel quadro RS tengono conto dell’attività svolta dal contribuente.
Per gli esercenti attività di impresa, vanno compilati i righi da RS375 a RS378:
Per gli esercenti attività lavoro autonomo, va compilato il rigo RS 381:
In risposta allo specifico quesito sul tema, l’Agenzia delle Entrate è intervenuta affermando che per la compilazione bisogna attenersi alle indicazioni fornite nella circolare 4 aprile 2016, n. 10/E (cfr. il paragrafo 4.2.3), poi riprese nella circolare 24/E/2016.
Alcuni suggerimenti per la compilazione
A seguito di numerose richieste pervenute, esponiamo la corretta compilazione del quadro RS per i contribuenti in regime forfettario.
Nella compilazione occorre quindi considerare:
- il costo al lordo dell’Iva: non avendo diritto alla detrazione Iva, essa rappresenta un costo per i forfettari;
- i soli costi documentati da fattura: non vanno considerati i costi documentati da scontrino;
- i costi promiscui, emergenti da fatture ricevute nel 2023, nella misura del 50% (Iva inclusa).
Si osservi come di frequente, nella fase di “reperimento” dei costi di indicare, ci si accorge della lampante carenza di fatture di acquisto, dovuta alla (errata) considerazione del contribuente forfettario che, attesa l’indeducibilità del costo e l’indetraibilità dell’Iva, ritiene non indispensabile la richiesta della fattura. Questa evidenza, ci porta a concludere che:
- si semplifica la fase di ricerca dei costi da indicare: sarà sufficiente accedere alla piattaforma fatture e corrispettivi, ed estrarre le sole fatture relative alle specifiche informazioni richieste;
- viene limitato il potere accertativo dell’Agenzia delle Entrate: le verifiche incrociate si fondano sulle fatture veicolate con SDI. Se coincidenti con quanto riportato nel quadro RS, sarà impossibile per l’Agenzia intercettare le distorsioni tra il dato effettivo (il totale acquisti, fatturato e non) ed il dato “formale” (il totale acquisti fatturato).
Distorsione, quindi, che depotenzia le finalità poste alla base dello strumento “quadro RS”, ossia l’acquisizione dei dati necessari per la misurazione ed il monitoraggio dell’affidabilità fiscale di quei soggetti (i forfettari) esonerati dagli ISA.
NdR: Qui avevamo trattato la compilazione del Quadro RS per i forfettari del modello redditi 2023
Lunedì 30 Settembre 2024
Danilo Sciuto – Simone Di Febo