Troppe novità fiscali, come il concordato preventivo: i rischi di tenuta degli studi professionali

Le numerose novità fiscali, come il concordato preventivo, rischiano di mettere sotto pressione il rapporto tra studi professionali e clienti – contribuenti. L’eccesso di adempimenti potrebbe compromettere i tempi necessari per fornire un’assistenza e una consulenza adeguate.

Uno dei principali obiettivi che la delega fiscale si propone di raggiungere è la semplificazione degli adempimenti fiscali. Oramai il sistema tributario è congestionato di adempimenti e la mera razionalizzazione del calendario fiscale rappresenta solo un primo “passo” nella direzione della semplificazione per i contribuenti e per i professionisti.

La storia delle recenti novità e complicazioni fiscali

rischi tenuta studi professionaliDal 1° gennaio 2019 è in vigore l’obbligo generalizzato dell’emissione della fattura in formato elettronico e questo adempimento è stato recentemente esteso anche ai contribuenti forfetari.

Tuttavia, l’unico adempimento effettivamente eliminato nel tempo riguarda il cosiddetto “spesometro”.

La delega fiscale ha, ad esempio, previsto che l’Agenzia delle entrate non potrà richiedere nei mesi di dicembre e di agosto dati, informazioni, inviare le comunicazioni relative ai controlli formali delle dichiarazioni fiscali, né le lettere di compliance.

La previsione è sicuramente utile e condivisibile, ma la circostanza ha indotto la stessa Agenzia delle entrate ad anticipare l’invio delle predette comunicazioni.

Deve poi considerarsi che l’eliminazione di alcuni adempimenti viene di fatto seguita dall’introduzione di ulteriori novità che imporranno la valutazione della posizione di ogni singolo contribuente.

 

2024: ritorna il concordato preventivo

Quest’anno ha trovato applicazione, per la prima volta, il concordato preventivo biennale. Il termine per l’adesione e l’accettazione del reddito proposto è stato recentemente differito dal 15 ottobre al 31 ottobre.

I professionisti avranno di fatto due mesi a disposizione, settembre ed ottobre, senza considerare il periodo di agosto, per incontrare i clienti, effettuare la valutazione della relativa situazione e suggerire quale sia la scelta più conveniente.

Tuttavia, questo periodo durante il quale effettuare la valutazione delle singole situazioni si ridurrà sensibilmente a partire dall’anno prossimo, cioè allorquando l’applicazione della disciplina del concordato preventivo sarà a regime.

 

I tempi stretti del concordato sull’operatività degli studi professionali

Dal prossimo anno il termine entro cui accettare il reddito proposto sarà il 31 luglio.

In linea di principio, il termine entro cui l’Agenzia delle entrate metterà a disposizione dei contribuenti il software necessario per ottenere la proposta sarà disponibile dal 1° aprile, ma per effettuare le valutazioni del caso il professionista dovrà aver completato la dichiarazione dei redditi e calcolato il punteggio ISA.

È dunque estremamente improbabile che tale operazione possa essere gestita durante il mese di aprile.

Più realisticamente la valutazione della posizione dei singoli contribuenti dovrà essere effettuata nei mesi di maggio, giugno e luglio, quindi in coincidenza con il periodo previsto per il versamento del saldo e degli acconti delle imposte sui redditi e del deposito dei bilanci societari.

I professionisti, anche laddove dovessero ritenere poco conveniente l’adesione al concordato preventivo, dovranno incontrare uno ad uno i clienti per prospettare la situazione.

In buona sostanza il professionista non potrà valutare se aderire o meno al concordato in completa autonomia. È necessario che il cliente venga coinvolto prospettando vantaggi e svantaggi.

Il professionista dovrà anche valutare, qualora il cliente non intenda aderire al concordato, se farsi o meno rilasciare una manleva per evitare contestazioni avendo il professionista stesso assolto all’obbligo di informativa.

Ciò rende ancor più complicato l’adempimento che, come detto, “cade” a regime in un periodo particolarmente complicato per i professionisti.

 

Nicola Forte

Giovedì 18 luglio 2024