Secondo i dati, l’Italia è uno dei Paesi che fa più fatica ad innovare; nella particolare classifica elaborata per il 2023 è 24esima su 31 Paesi analizzati. In un contesto di evoluzione e innovazione sempre più veloce se pensiamo allo sviluppo dell’intelligenza artificiale il dato appare critico….
L’innovazione costituisce uno dei punti cardine intorno al quale ruota la crescita di un paese. E sul quale si poggia la competitività delle imprese. Importanti cambiamenti, nel corso degli ultimi anni, stanno arrivando dall’Intelligenza Artificiale, che sta letteralmente trainando il settore tecnologico e non solo. Purtroppo, in questo settore, l’Italia risulta essere tra gli ultimi paesi al mondo nell’intero ecosistema che coinvolge l’innovazione, collocandosi in una posizione di notevole ritardo rispetto ad altri Paesi come Regno Unito, Svizzera, Germania e Francia.
Questa fotografia è stata scattata dal THEA – Global Innosystem Index 2024, che è contenuto all’interno dell’InnoTech Report realizzato dalla InnoTech Community di The European House – Ambrosetti e presentato nel corso del Technology Forum 2024 che si è svolto a Stresa il 30-31 maggio. L’indice ha confrontato 37 Paesi ad alta performance innovativa. Il campione è stato ampliato rispetto all’edizione 2023, quando erano stati presi in considerazione 22 Paesi.
Quali sono i paesi che investono di più nell’innovazione?
L’innovazione è uno dei must su cui si poggia lo sviluppo economico di un Paese. Ma quanto si investe in tecnologia? Quali sono le nazioni che puntano di più su questo settore?
A dare una risposta a questa domanda ci ha pensato THEA – Global Innosystem Index 2024, al cui interno, quest’anno, esordisce Singapore, con un punteggio pari a 5,41, su una scala da 1 a 10. Seguono Israele (5,21) e l’Estonia (5,17). L’Italia è presente negli ultimi posti, superata da Regno Unito, Svizzera, Germania e Francia.
Rispetto all’indicatore ricalcolato per consentire di fare un confronto rispetto all’evoluzione del posizionamento di ciascun paese alla luce dei nuovi indicatori considerati – in questo caso è l’indice TEHA-GII 2020 – Singapore conferma la propria leadership a livello mondiale. Israele guadagna una posizione, mentre l’Estonia ne perde una.
L’Italia si colloca nella parte più bassa della classifica: è al ventiquattresimo posto, con 3,19 punti, perdendo una posizione rispetto al 2020 quando era ventitreesima. Dopo il nostro Paese ci sono Spagna (3,18) e Grecia (3,02).
Per l’Italia il quadro risulta essere fortemente negativo se si va a fare un confronto con le variabili input – sono quelle variabili che valutano la presenza degli elementi abilitanti dei processi di innovazione -: sino nelle retrovie per quanto riguarda l’innovazione, collocandosi al trentaduesimo posto per l’innovazione dell’ecosistema e al ventottesimo per capitale. Va un po’ meglio per lo sviluppo dell’ecosistema attrattivo, per il quale si colloca al ventiquattresimo.
Per quanto riguarda le risorse finanziarie che vengono stanziate a supporto dell’innovazione siamo al ventiduesimo posto. L’unica variabile che dà fiducia è rappresentata dall’efficacia dell’innovazione dell’ecosistema (variabile di output, che valuta la capacità di un paese di generare innovazione), per cui l’Italia scala la classifica fino al decimo posto per la produzione di nuove idee e per il loro impatto economico.
Per quanto riguarda l’innovazione l’Italia arranca
L’indagine mette in risalto le difficoltà dell’Italia, dove, benché non manchino le capacità creative nel fare innovazione, continua a fare fatica nel campo dell’innovazione. Benché siano stati fatti molti sforzi, continua a essere presente una certa disparità con le altre regioni europee.
Stando a quanto emerge dai risultati TEHA-GII sono state identificate alcune aree alle quali l’Italia deve prestare la massima attenzione per riuscire a far crescere la propria capacità innovativa:
- il capitale umano. L’Italia si classifica al dodicesimo posto per numero di ricercatori. Ma i laureati nelle materie STEM sono ancora numericamente contenuti: solo 21,1% del numero totale di laureati. Nelle altre nazioni, come per esempio la Germania, sono il 35%;
- sono necessari maggiori investimenti nel settore dell’educazione: l’obiettivo, in questo caso, è quello di riuscire ad aumentare la dimensione del capitale umano, come sta facendo la Svezia, che alloca il 61,7% in più di risorse rispetto l’Italia. La disparità la si può notare anche nella percentuale di adulti che sono in possesso di competenze base in ambito digitale;
- altra area critica, in Italia, è costituita dalle risorse che sono messe in campo per la ricerca e lo sviluppo. Il nostro paese è al venticinquesimo posto ed è lontana non solo dai primi in classifica, ma anche da Belgio, Svezia e Austria, le nazioni europee più performanti.
“Anche quest’anno abbiamo aggiornato il nostro TEHA-Global Innosystem Index, che misura la prontezza e le performance dell’innovazione dei principali paesi mondiali – spiega Valerio De Molli, Managing Partner & CEO, The European House Ambrosetti -. Nel campione del TEHA-GII 2024 sono stati inclusi 37 paesi, ben 15 in più rispetto all’ultima rilevazione. Singapore, Israele ed Estonia si confermano essere i Paesi benchmark mondiali dell’innovazione. Al contrario, l’Italia insegue in 24esima posizione. Voglio però segnalare come l’Italia performi bene nella dimensione che valuta l’output dei processi di innovazione, l’’Effectiveness of the innovation ecosystem’.
L’Italia è infatti leader per la qualità della propria ricerca accademico-scientifica, misurata dalle pubblicazioni e dalle citazioni per ricercatore, e per tasso di successo dell’attività brevettuale. È chiaro come l’Italia debba migliorare le proprie performance nella creazione delle condizioni necessarie per favorire l’innovazione. Se l’Italia si allineasse alle performance dei Top5 Paesi EU nelle diverse variabili relative alle risorse dedicate alla ricerca e allo sviluppo, al capitale umano e all’attrattività degli investimenti esteri, il nostro Paese raggiungerebbe la 12esima posizione nel ranking TEHA-GII 2030”.
Pierpaolo Molinengo
Sabato 1 Giugno 2024
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