L’intelligenza artificiale cambierà tutto, stravolgendo professioni e richiedendo nuove competenze. Alcuni mestieri spariranno, altri sopravviveranno adattandosi, altri nasceranno. Il futuro è incerto e richiede rapidi adattamenti e resilienza umana.
“Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi” questa le parole di Tancredi, immortale personaggio della penna di Tommasi di Lampedusa e così crediamo sarà nell’immediato futuro in tema di intelligenza artificiale. Novità che sta vivendo una fase evolutiva ricca di opportunità da valutare attentamente. Ma è tutto oro quello che luccica?
Andiamo con ordine, da sempre gli strumenti pensati dall’uomo sono stati inventati ed utilizzati per aiutarlo a svolgere le proprie mansioni, dalla creazione della ruota ad oggi.
L’Intelligenza artificiale in teoria
Teniamo, dunque, bene a mente il concetto di strumento a servizio dell’uomo e non in piena sostituzione dello stesso, poiché anche le più grandi invenzioni non hanno di fatto sostituito in toto l’uomo ma, semmai, lo hanno aiutato a svolgere compiti diversi, pensiamo per fare un esempio ai robot nei processi di produzione industriali, nella metalmeccanica di precisione.
Ecco, in questo esempio la macchina prende il posto dell’uomo (meno preciso e meno efficiente in quella fase di lavorazione) che però non viene veramente sostituito, poiché al controllo del robot, alla programmazione ed alla manutenzione provvederà pur sempre un uomo.
Vi sono mestieri che si sono estinti (o quasi) con l’evolversi della tecnologia, pensiamo a chi produceva candele o guidava le diligenze, ma non sono venute meno le persone che lo svolgevano…
O meglio, alcuni hanno continuato a svolgere antiche attività in un mercato di nicchia: pensiamo al caso del carburatorista, che oggi serve quasi solo chi possiede auto d’epoca.
Altri si sono ricollocati presso altre arti o mestieri ed i loro discendenti hanno valutato non più il lavoro del genitore ma quello che il mercato del lavoro del tempo richiedeva.
La transizione nel mercato del lavoro: intelligenza artificiale fra rischio e opportunità
Nella transizione tra una tecnologia ed un’altra è quindi fondamentale comprendere quali saranno le nuove figure professionali agenti e quali invece dovranno cercare di ricollocarsi.
Le soluzioni potranno essere (a titolo di esempio) i percorsi di formazione finanziata ad hoc per sviluppare nuove capacità oppure, se sussistono i requisiti anagrafici e contributivi, con una uscita accompagnata anticipata dal mondo del lavoro.
Alcune ipotesi prevedano che l’intelligenza artificiale potrà sostituire anche i dipendenti pubblici.
E il futuro?
Il cambiamento veloce spaventa sempre ma, la misura dell’intelligenza è data dalla proprio dalla capacità di cambiare quando è necessario; ricordate le giraffe di Darwin?
Per il vostro settore l’intelligenza artificiale è una opportunità o una minaccia? E in che tempi sarà minacciosa?
NdR. Per testare l’efficacia dell’Intelligenza Artificiale, l’Abstract è creato da ChatGpt, in base alle nostre istruzioni,
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Luca Bianchi e Alessandro Acerbi
Lunedì 3 Giugno 2024
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