Il reddito professionale si calcola seguendo il principio di cassa, che considera la differenza tra i compensi ricevuti e le spese sostenute nel periodo fiscale. Complicazioni emergono con i pagamenti non in contanti, come assegni o bonifici, in particolare quando avvengono a cavallo d’anno. Gli assegni bancari e circolari vengono riconosciuti al momento della consegna, mentre i bonifici al momento dell’accredito sul conto corrente. Queste regole sono fondamentali per una corretta imposizione fiscale e la compilazione di dichiarazioni accurate. Come influenzano queste norme la gestione finanziaria quotidiana di un professionista? Analisi di un caso tipico…
Come ben noto, in merito alla determinazione dl reddito del professionista, l’art. 54, comma 1, del D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917, dispone che:
“ …il reddito derivante dall’esercizio di arti e professioni è costituito dalla differenza tra l’ammontare dei compensi in denaro o in natura percepiti nel periodo di imposta, anche sotto forma di partecipazione agli utili, e quello delle spese sostenute nel periodo stesso nell’esercizio dell’arte o della professione”.
Quindi:
- ammontare dei compensi in denaro o in natura percepiti nel periodo di imposta: € 1.000,00
- ammontare delle spese sostenute nel periodo stesso: € 800,00
Reddito professionale: € 200,00
In sostanza, il reddito derivante dall’esercizio di arti e professioni è guidato dal criterio di cassa, ovvero dal principio di cassa che la fa da padrone.
Il predetto criterio, così apparentemente chiaro, presenta qualche problematica allorché il pagamento non è effettuato in contanti, ma segue altri percorsi, poi riconducibili a talune fattispecie che, di seguito, si approfondiscono:
- carte di credito;
- assegni bancari e/o postali;
- assegni circolari;
- titoli di credito a copertura garantita (assegni vidimati) emessi da Poste Italiane S.p.A.;
- bonifici.
La problematica si amplia quando il pagamento, ovvero l’incasso per il professionista, avviene a cavallo d’anno.
Reddito del professionista e gestione degli incassi a cavallo d’anno
L’assegno bancario e quello circolare
La differenza tra le due modalità di pagamento (La regolamentazione degli assegni bancari e circolari è contenuta nel R.D. 21 dicembre 1933, n. 1736) non è di poco conto. Infatti:
- con l’assegno bancario, il tra