Nonostante gli aumenti dei prezzi il turismo in Italia sembra registrare numeri positivi, anche per questo Ponte di Pasqua: ecco i trend attesi fra montagna, mare e città d’arte.
La voglia di viaggiare degli italiani a Pasqua non viene a mancare, nonostante il maltempo e le incertezze meteorologiche. A fare il punto della situazione è il Focus dell’Osservatorio Turismo Confcommercio, che è stato realizzato in collaborazione con Sgw. Sono dieci milioni le persone che si sono dichiarate pronte a partire in questi giorni.
Almeno due milioni di potenziali viaggiatori hanno ammesso, nel momento in cui sono stati intervistati, di essere ancora indecisi per via del tempo incerto.
Numeri sostanzialmente confermati da un’indagine condotta dal Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti, dalla quale è emerso che nel periodo compreso tra il 30 marzo ed il 2 aprile sono attese qualcosa come 7 milioni di presenze nelle strutture ricettive dell’Italia.
Rispetto al 2023 si registra un aumento dell’1,2%. Sono principalmente le presenze straniere a trainare: +3,2% rispetto al 2023.
Ma entriamo nel dettaglio e scopriamo cosa sta accadendo in questi giorni.
A Pasqua non si affievolisce la voglia di viaggiare
Le tensioni internazionali e il maltempo non rallentano la voglia di viaggiare degli italiani. Sono almeno dieci milioni le persone – stando al Focus dell’Osservatorio Turismo Confcommercio, realizzato in collaborazione con SWG – che si sono dichiarate pronte a partire in occasione delle vacanze di Pasqua.
Altre 8 milione e mezzo di persone, invece, stanno programmando un viaggio in occasione del ponte del 25 aprile.
Complessivamente la spesa prevista si aggirerebbe intorno ai 3,5 miliardi di euro. Grosso modo 350 euro a persona. L’Itala rimane la meta preferita nell’85% dei casi. Il 61% dei viaggiatori, invece, sceglie delle vacanze brevi, con due pernottamenti a destinazione.
Passa dall’11% al 15% la quota dei viaggi all’estero: le destinazioni preferite sono Spagna, Francia ed Austria, indipendentemente dai pernottamenti programmati.
Numeri sostanzialmente confermati da un’indagine condotta dal Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti, che ha ascoltato un campione di 1.308 imprese della ricettività.
Le previsioni sono positive, anche se il confronto con lo scorso anno è difficile per via della diversa collocazione della Pasqua 2024 rispetto a quella del 2023.
Per il periodo pasquale si stima una quota di presenza italiane pari al 51% del movimento totale, contro il 49% delle presenze straniere. Ma mentre questi ultimi mettono a segno un forte aumento, la domanda italiana mostra una leggera flessione (-0,8%): continua a pesare la riduzione del potere d’acquisto, che incide su budget e scelte di consumo.
Le preferenze degli italiani in viaggio
Benché siamo ancora a marzo, secondo l’analisi di Confcommercio, il mare risulta essere ancora una scelta prioritaria per il 25% delle preferenze. Seguono:
- città d’arte scelte: 21%;
- montagna dal 15%.
“Per quel che riguarda la soluzione di alloggio, il 51% opta per un albergo o un b&b, il 30%, invece, approfitta della Pasqua per riaprire seconde case di proprietà o per andare a trovare parenti e amici – spiega Confcommercio -.
C’è tanta voglia di Sud in quel 46% di italiani che, restando nella penisola, faranno un viaggio al di fuori della propria regione: Campania, Sicilia e Puglia sono la meta scelta per 3 intervistati su 10 mentre, tra le regioni del Nord, Emilia Romagna, Lombardia e Toscana distanziano di poco Liguria e Veneto”.
Un po’ più nel dettaglio entra l’analisi effettuata da Confesercenti, che sottolinea come benché le attese siano positive in tutta Italia, non sono uniformi per tutte le aree, condizionate dalle varie tipologie di offerta.
Saranno le regioni del Nord Ovest a registrare le variazioni più significative del movimento con il +1,8% (-0,4% di italiani e +4,2% di stranieri), seguite dalle regioni del Centro con il +1,2% (-0,9% di italiani e +3,4% di stranieri).
La stima per le aree del Sud-Isole si ferma invece al +0,7% (-0,4% di italiani e +2,3% di stranieri). Per il Nord Est la stima è del +0,9% (-1,1% di italiani e +2,7% di stranieri).
“Nonostante il difficile contesto internazionale, il turismo continua a segnare performance in crescita, con l’aumento di visitatori stranieri che compensa i segnali di stanchezza che arrivano dalla domanda italiana – spiega Vittorio Messina, Presidente di Assoturismo Confesercenti -.
Una dinamica che, da un lato, sottolinea le capacità anticicliche del comparto, capace di crescere anche in una fase difficile. Dall’altro, però, conferma l’impatto negativo di questi due anni di corsa dei prezzi: sia per i consumatori, i cui budget sono ridotti dalla perdita del potere d’acquisto, sia per le imprese che, come le famiglie, hanno visto erodersi i margini a causa dell’aumento dei costi di gestione dell’attività.
Elementi di incertezza da monitorare con attenzione, visto il ruolo fondamentale che il turismo svolge per l’intera economia italiana”.
Costi in aumento per le vacanze di Pasqua
Come abbiamo visto gli italiani festeggiano le vacanze di Pasqua nonostante il maltempo. Quest’anno, però, godersi il meritato riposo costa di più rispetto allo scorso anno.
Secondo l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, il pernottamento in albergo – camera doppia per due persone, con colazione compresa – costa il 66% in più rispetto al week end precedente.
Rispetto agli altri periodi sono anche aumentati i menù dei ristoranti: un pasto completo per due persone costa il 12% in più. Facendo il confronto con il week end di Pasqua 2023, invece, l’hotel registra un aggravio del +9%, il ristorante del +8%.
Forti tensioni sono state registrate anche sui prezzi dei trasporti: secondo Fedeconsumatori sono stati registrati aumenti medi del +20% sui treni, del +81% sui voli e del +55% sui pullman.
A confermare gli aumenti dei prezzi a Pasqua ci pensa anche Assoutenti, che ha realizzato uno studio per analizzare le spese cui andranno incontro le famiglie durante le prossime festività.
“Nonostante l’assestamento dell’inflazione allo 0,8% nell’ultimo mese, alcune voci di spesa che interesseranno la Pasqua risultano in forte aumento – spiega Assoutenti -. Ad esempio i prezzi degli alimentari crescono in media del 4% su base annua, con picchi del 46,2% per l’olio d’oliva, dell’11,1% per la frutta fresca e del 14,9% per le patate.
Un trend al rialzo che interessa anche alcuni prodotti enogastronomici tipici della Pasqua, come la carne ovina, caprina o i salumi, che salgono del +3,8% su anno.
Brutte notizie anche per chi si mette in viaggio per tornare in famiglia durante le festività o per concedersi qualche giorno di vacanza: le tariffe dei treni sono aumentate nell’ultimo mese del 5,9% su base annua, mentre per un biglietto aereo per destinazioni nazionali la spesa sale in media del 13,1%, +5,7% se si sceglie una meta europea; +8,7% i listini dei pacchetti vacanza tutto compreso”.
NdR: Abbiamo trattato ieri delle prospettive di inflazione in Italia
Pierpaolo Molinengo
Sabato 30 marzo 2024
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