Il decreto Milleproroghe ha prorogato il bonus IPO, cioè il credito d’imposta per agevolare la quotazione in borsa delle PMI. Vediamo l’utilità della misura per le aziende… credito d’imposta pari al 50% delle spese sostenute per le consulenze.
Il bonus Ipo è stato prorogato fino al prossimo 31 dicembre 2024. Nel corso dei cinque anni compresi tra il 2018 ed il 2022, grazie a questa misura sono state favorite oltre 120 Ipo.
Le Pmi, attraverso questa misura, sono riuscite ad utilizzare un importo complessivo pari a 50 milioni di euro. Ma cerchiamo di capire meglio perché questa misura risulta essere particolarmente importante per le piccole e medie imprese.
Bonus Ipo prorogato fino al 31 dicembre 2024
Il Decreto Milleproroghe ha prorogato fino al 31 dicembre 2024 il bonus Ipo, che permette alle piccole e medie imprese di ottenere un credito d’imposta pari al 50% delle spese sostenute per le consulenze necessarie per la quotazione in Borsa. Complessivamente sono stati stanziati qualcosa come 6 milioni di euro, mentre l’importo massimo dell’agevolazione risulta essere pari a 500.000 euro.
“La proroga dell’incentivo è un segno di grande vision per lo sviluppo del mercato dei capitali, che rappresenta una sfida cruciale per il futuro dell’economia italiana e per la competitività delle nostre imprese in Italia e all’estero – spiega Anna Lambiase, CEO di IRTOP Consulting e Direttore Scientifico dell’Osservatorio ECM -. Il Bonus IPO nel quinquennio di applicazione 2018-2022 ha favorito oltre 120 IPO con un utilizzo complessivo della misura da parte delle PMI di circa 50 milioni di euro. Anche nel 2023 Euronext Growth Milan ha continuato a crescere, segnando 33 nuove IPO e chiudendo l’anno con un saldo positivo di +13 società che porta il numero complessivo delle quotate a 203 (+7% rispetto a 190 al 31 dicembre 2022).
Un dato che conferma il trend che ha sempre caratterizzato EGM dalla sua nascita nel 2009 e che si pone in netta controtendenza con il listino principale: Euronext Milan chiude il 2023 con 225 società quotate, in linea rispetto al 31 dicembre 2022 (224 società quotate) dopo 9 delisting, 5 IPO e 5 translisting da EGM. La finanza privata ha sostenuto il mercato Euronext Growth Milan: dal 2019 ad oggi 307 società quotate hanno raccolto attraverso la quotazione in Borsa 6,0 miliardi di euro da investitori istituzionali per finanziare lo sviluppo.
La raccolta di capitale in equity si è dimostrata un forte volano per l’occupazione e la crescita economica delle PMI italiane: nel 2022 le società quotate hanno registrato una crescita media dei ricavi pari a +51% e impiegato oltre 33.000 dipendenti in crescita del +20%.”
Come funziona il bonus IPO?
Ad istituire il credito d’imposta sul 50% dei costi di consulenza per la quotazione in Borsa delle piccole e medie imprese è stato l’articolo 1, commi da 89 a 92, della Legge n. 205/2017, conosciuta anche come Legge di Bilancio 2018 e dal Decreto Interministeriale Mise-Mef del 23 aprile 2018.
I soggetti che possono beneficiare di questo incentivo sono le piccole e medie imprese italiane, secondo la definizione prevista dall’Unione europea. Può essere utilizzato per la quotazione ai mercati regolamentati che non regolamentati, come Euronext Growth Milan. L’importo massimo del credito d’imposta per singola PMI è stabilito in 500.000 euro.
Anna Lambiase spiega che:
“la norma è stata introdotta nel 2018 e nella sua definizione l’Osservatorio ECM Euronext Growth Milan di IRTOP Consulting ha fornito un’analisi approfondita degli impatti della quotazione in Borsa sulla crescita del fatturato e del numero di occupati delle società quotate, un’indagine empirica sui deterrenti alla quotazione percepiti dagli imprenditori (che ha portato all’individuazione della variabile costi come prioritaria rispetto ai temi della governance e della trasparenza) e la verifica dei costi correlati al processo di quotazione su Euronext Growth Milan (che ha portato all’individuazione delle singole voci di costo – fisse e variabili – e all’individuazione di un importo medio correlato alla raccolta media di capitale)”.
Lo stanziamento previsto dalla Legge di Bilancio 2018 era pari a 80 milioni di euro, importo complessivo che poteva essere utilizzato per le ammissioni del triennio 2018-2020. L’incentivo è stato prorogato di anno in anno dalle Leggi di bilancio 2021, 2022 e 2023. Contestualmente è stato previsto uno stanziamento, ogni anno, di 10 milioni di euro.
Volendo sintetizzare al massimo, il bonus Ipo costituisce una forma di incentivo a favore delle piccole e medie imprese, che si adatta maggiormente al mercato azionario per le sue caratteristiche di immediata comprensione. e soprattutto per la facilità di implementazione.
L’Osservatorio ECM Euronext Growth Milan di IRTOP Consulting ha messo in evidenza che nel corso cinque anni compresi tra il 2018 ed il 2022 l’incentivo ha ha contribuito ad agevolare le quotazioni in Borsa, con oltre 120 IPO e un utilizzo complessivo della misura da parte delle PMI di circa 50 milioni di euro.
Pierpaolo Molinengo
Lunedì 4 Marzo 2024
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