Nel 2023 sono aumentati i comuni privi di uno sportello bancario, situazione che ne mette in difficoltà gli abitanti, soprattutto le categoria fragili, nonché le imprese site in tali località.
Calano, nel 2023, gli sportelli bancari in tutta Italia: rispetto al 2022 sono calati percentualmente del 3,9%. Complessivamente ci sono qualcosa come 4 milioni e 373 mila persone che non possono accedere ai servizi bancari nel comune di residenza. Stiamo parlando di qualcosa come 362 mila persone in più rispetto al 2022. Tra le regioni più colpite dalla desertificazione degli sportelli bancari ci sono Marche, Abruzzo e Lombardia.
A scattare una fotografia sulla presenza delle banche nelle città e, soprattutto, nei piccoli comuni, è l’Osservatorio sulla desertificazione bancaria di First Cisl, che ha elaborato i dati resi disponibili da Bankitalia e Istat lo scorso 31 dicembre 2023.
Banche in fuga dai piccoli comuni
Nel 2023 continua ad avanzare la desertificazione bancaria. Nel corso dello scorso anno hanno chiuso qualcosa come 826 sportelli, mentre a fine 2022 erano stati 677 (-3,9%).
Per avere un’idea di quale impatto ha la scelta delle banche di chiudere gli sportelli, basti pensare che un quarto del territorio nazionale non ha nemmeno uno sportello. Stiamo parlando di una superficie maggiore rispetto a quella di Piemonte, Lombardia e Veneto messi insieme.
In aumento, di conseguenza, anche il numero delle persone che non possono avere accesso ad una filiale nel comune di residenza. Sono sostanzialmente 362 mila in più rispetto al 2022. Oltre 6 milioni di italiani, invece, si trovano con un solo sportello presente nel proprio comune, con il rischio di trovarsi tagliati fuori dai servizi bancari in breve tempo.
Sono circa 3.300 i comuni italiani che non hanno nemmeno uno sportello bancario, pari al 41,5% del totale. Quelli desertificati bancariamente nel 2023 sono stati 134.
La chiusura degli sportelli bancari ha proseguito senza sosta negli anni ed è accelerata ultimamente: tra il 2015 ed il 2023 il 13% dei comuni ha visto chiudere l’ultima filiale.
Una percentuale che, purtroppo, sembra destinata a salire: i comuni nei quali c’è un solo sportello costituiscono il 24% del totale.
La diffusione fin troppo modesta dell’internet banking sta rendendo sempre più acuto il malessere sociale. Nel nostro paese lo utilizza solamente il 51,5% degli utenti. La media dell’Unione europea, invece, si attesta ad un 63,9%.
È in aumento anche il numero delle imprese che hanno sede in un comune dove non sono presenti sportelli bancari: siamo a quota 255 mila, ossia 22 mila in più rispetto al 2022.
“La corsa alla chiusura degli sportelli non si è fermata nemmeno nel 2023, anzi promette di registrare nel 2024 un’ulteriore accelerazione in base all’attuazione dei piani d’impresa delle banche. L’aumento del numero dei comuni desertificati ha raggiunto ormai dimensioni da allarme sociale – spiega Riccardo Colomban, segretario generale First Cisl -.
Nonostante tutti i proclami sulla sostenibilità sociale, le banche italiane stanno privando dell’accesso ad un servizio essenziale milioni di persone. A pagare il prezzo più pesante sono i fragili, anziani in primo luogo, così come le persone con un basso livello di istruzione, che hanno scarse competenze digitali. Il basso livello di utilizzo dell’internet banking rispetto alla media Ue ci dice una cosa semplice: le chiusure dipendono dalla volontà di tagliare i costi, non dalla diffusione del digitale”.
Chiusura sportelli bancari: cosa succede regione per regione?
Andando a verificare cosa sta accadendo regione per regione, si nota come le chiusure non stiano colpendo nello stesso modo tutte le aree del paese. Nel corso del 2023 le regioni più colpite sono state:
- Marche: -6,7%;
- Abruzzo: -5,1%;
- Lombardia: -5,1%;
- Sicilia: -5%;
- Calabria: -4,2%.
La situazione in USA
“Negli Usa due colossi come Jp Morgan e Bank of America stanno aprendo centinaia di filiali e continueranno a farlo nei prossimi anni – conclude Colombari -. È un segnale chiaro: la presenza sul territorio fa bene alla società ed anche ai bilanci delle banche. È tempo che in Italia il problema venga affrontato dalla politica e dalle istituzioni: First Cisl è pronta al confronto”.
Pierpaolo Molinengo
Venerdì 16 Febbraio 2024
In merito alle operazioni che le aziende possono intrattenere con le banche, segnaliamo che CommercialistaTelematico ha una specifica rubrica: Banche e Finanziamenti