La nuova scissione parziale mediante scorporo genera dubbi negli operatori.
Vediamo quali sono i capisaldi questa operazione straordinaria di nuovo inserimento nel nostro Codice e quali sono le semplificazioni procedurali e documentali di cui beneficia.
Il D.Lgs 19/2023 ha dato attuazione nel nostro ordinamento alla Direttiva 2019/2121/UE per quanto riguarda le trasformazioni, fusioni e le scissioni transfrontaliere. La direttiva, recepita dal suddetto decreto con l’intento di armonizzare il diritto nazionale con la normativa europea, ha introdotto modifiche rilevanti all’ordinamento interno introducendo una nuova figura di scissione, la c.d. “scissione mediante scorporo”, che ha fatto il suo debutto nell’art. 2506.1 codice civile, all’interno del Libro V – Del Lavoro, Sezione III della scissione societaria.
In particolare, l’art. 2506.1 codice civile, stabilisce che:
“Con la scissione mediante scorporo una società assegna parte del suo patrimonio a una o più società di nuova costituzione e a sé stessa le relative azioni o quote a se stessa, continuando la propria attività.
La partecipazione alla scissione