Vediamo i complessi rapporti fra il Registro Nazionale delle attività sportive (nato con la recente riforma dello sport dilettantistico) ed il sopravvissuto Registro delle società sportive tuttora gestito dal Coni.
L’iscrizione in entrambi i registri è fondamentale per godere di benefici ed agevolazioni fiscali.
Una delle principali novità apportate dalla Riforma dello sport consiste nell’istituzione del Registro Nazionale delle attività sportive dilettantistiche.
Tuttavia, tale circostanza non ha determinato la completa cancellazione del Registro delle Società sportive gestito dal CONI.
Indubbiamente, i rapporti tra i due registri non sono del tutto chiari, ma alcuni elementi da cui si desumono le diverse finalità degli stessi possono essere tratti dal D.Lgs n. 36/2021, che ha dato concreta attuazione alla Riforma dello Sport.
Il complicato rapporto tra registro delle attività sportive e registro gestito dal CONI
Il registro preriforma gestito dal CONI
Prima della riforma, ai sensi dell’art. 7 del decreto – legge 28 maggio 2004, n. 136 convertito dalla legge 27 luglio 2004, n. 186, il CONI era l’unico ente certificatore dell’effettiva attività sportiva svolta dalle società e associazioni sportive dilettantistiche.
Per effetto della delibera CONI n. 1566/2016 l’iscrizione al Registro delle associazioni e società sportive dilettantistiche, che valeva il riconoscimento ai fini sportivi, doveva essere conseguita esclu