Nel corso dei mesi scorsi l’Agenzia delle entrate ha inviato lettere di compliance ai contribuenti che non avevano trasmesso la dichiarazione IVA 2023, ovvero omesso la compilazione del quadro VE (volume d’affari), per invitarli a verificare la correttezza della comunicazione ed eventualmente giustificarne l’anomalia.
Il contenuto delle lettere di compliance per dichiarazione IVA 2023 considerata omessa
Per favorire l’adempimento spontaneo e beneficiare della riduzione delle sanzioni per omessa presentazione della Dichiarazione IVA 2023, l’Agenzia Entrate, con provvedimento del 13 giugno 2023 relativo all’attuazione dell’art. 1, comma da 634 a 636, della L. 23/12/2014, n. 190, ha diramato le istruzioni per regolarizzare la posizione dei soggetti per i quali risulta:
- la mancata presentazione della dichiarazione IVA relativa al periodo d’imposta 2022, ovvero,
- la presentazione della stessa senza la compilazione del quadro VE o con operazioni attive dichiarate per un ammontare inferiore a 1000 euro.
Al fine di individuare tali anomalie il Sistema informativo dell’Agenzia delle entrate ha acquisto una serie di informazioni quali, i dati delle fatture elettroniche transitate dal Sistema di Interscambio, i dati dei corrispettivi giornalieri ed i dati delle cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate e ricevute verso e da soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato.
Le comunicazioni trasmesse al domicilio digitale dei singoli contribuenti mediante Posta Elettronica Certificata, contenevano i seguenti elementi:
- codice fiscale e denominazione/cognome e nome del contribuente;
- numero identificativo e data della comunicazione, codice atto e periodo d’imposta;
- data e protocollo telematico della dichiarazione IVA trasmessa per il periodo di imposta 2022;
- data di elaborazione della comunicazione in caso di ma