Legittimazione del contribuente dichiarato fallito a impugnare gli avvisi di accertamento suscettibili di generare crediti aventi natura concorsuale

di Isabella Buscema

Pubblicato il 1 agosto 2023

In caso di fallimento o liquidazione giudiziale, il contribuente fallito o debitore, mantiene la legittimazione in proprio ad impugnare avvisi di accertamento in carenza di attività da parte del curatore o liquidatore?

A norma dell'articolo 43 della legge fallimentare (e ora dell'articolo 143 del Codice della crisi), il fallito (ora “debitore”) è privo della capacità di stare in giudizio nelle controversie concernenti i rapporti patrimoniali compresi nel fallimento (ora “liquidazione giudiziale”), fatte salve alcune eccezioni. Sussiste, a tal riguardo, la legittimazione del contribuente dichiarato fallito a impugnare gli avvisi di accertamento notificatigli, in costanza di fallimento, dall'agenzia delle Entrate, in merito a periodi d'imposta anteriori all'apertura della procedura?

Il presupposto della legittimazione straordinaria del contribuente insolvente è la mera inerzia del curatore intesa come omesso ricorso alla tutela giurisdizionale oppure occorre accertare se l'inerzia sia o meno frutto di una valutazione ponderata da parte degli organi della procedura concorsuale?

In tema di legittimazione straordinaria del contribuente insolvente ad impugnare atti impositivi è rilevante la mera inerzia del curatore?

 

Il principio di diritto sulla legittimazione ad impugnare avvisi di accertamento da parte del fallito

legittimazione fallito avvisi accertamentoSussiste la legittimazione del contribuente dichiarato fallito a impugnare gli avvisi di accertamento notificatigli, in costanza di fallimento, dall'Agenzia delle Entrate, in merito a periodi d'imposta anteriori all'apertura della procedura; in particolare, tale legittimazione sussiste in capo al debitore - a seguito dell'inerzia del curatore, indipendentemente dal fatto che essa sia stata, o meno, consapevolmen