Bilanci intermedi collegati ad operazioni straordinarie - Argomenti esaminati:
- Bilanci intermedi: aspetti generali
- I bilanci previsti dall’OIC
- Trasformazione delle società
- Fusione delle società
- La scissione della società
- La liquidazione delle società
- La riduzione del capitale sociale per perdite
- L’assegnazione di acconti sui dividendi
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Bilanci intermedi: aspetti generali
I bilanci intermedi sono così caratterizzati:
- hanno un periodo di riferimento inferiore a 365 giorni, decorrendo dalla data di chiusura del precedente esercizio o, meglio, dalla data di inizio dell’esercizio in corso sino alla data dell’evento o del fatto che ha determinato l’esigenza di redigerli;
- hanno una struttura non sempre analoga a quella del bilancio di esercizio, non comprendendo sempre lo stato patrimoniale, il conto economico e la nota integrativa, non solo, ma la componente del bilancio ora indicata può subire delle modifiche di redazione condizionata all’evento per il quale si prepara.
In poche parole, assumono spesso una composizione semplificata;
- sono preparati per particolari eventi esaminati dal codice civile;
- sono redatti normalmente in casi straordinari, ovvero per eventi di natura eccezionale, ma, molto spesso, rispondono a esigenze di monitoraggio costante dei conti dell’azienda;
- non sempre sono resi pubblici, essendo talvolta presentati per esigenze del management, offrendo informazioni utili per le decisioni aziendali;
- quando sono pubblici, perseguono l’obiettivo di dare pubblicità al buon andamento aziendale;
- quando sono imposti da norme di legge o da regolamenti, si chiamano obbligatori, quando sono preparati per altre esigenze, sono chiamati volontari.
I bilanci previsti dall’OIC
L’organismo italiano di contabilità (OIC), nel definire i bilanci intermedi quali:
“…bilanci diversi dai bilanci d'esercizio e da quelli consolidati in quanto offrono una rappresentazione riferita ad una data che cade nel corso dell'esercizio e non al termine di esso.
Pertanto i bilanci intermedi non sono sempre costituiti dallo stato patrimoniale, dal conto economico e dalla nota integrativa, ma hanno talvolta una composizione semplificata in relazione alle finalità per i quali sono richiesti”,
tratta della redazione del bilancio intermedio nei seguenti casi (si veda il Documento 04/2006 n. 30 – I bilanci intermedi):
- riduzione del capitale sociale per perdite;
- riduzione del capitale sociale;
- emissione di un prestito obbligazionario;
- distribuzione di acconti sui dividendi;
- aumento gratuito del capitale sociale mediante imputazione di riserve;
- acquisto di azioni proprie;
- delibere di fusione e scissione.
Ma altri bilanci intermedi si rendono indispensabili in determinati eventi straordinari della società, quali:
- la trasformazione delle società;
- la liquidazione delle società.
La trasformazione delle società[1]
In occasione della trasformazione della società, viene eretto un bilancio (in realtà il perito deve redigere uno stato patrimoniale improntato ad un criterio di valori correnti e non storici dei beni) che assolve sia ad una funzione civilistica che ad una funzione fiscale (mi riferisco, di seguito, alla trasformazione di una società di persone in SRL).
Alcuni adempimenti connessi agli aspetti civilistici della trasformazione sono:
- richiesta ad un esperto di valutare il patrimonio sociale (Artt. 2465 e 2500-ter codice civile).
Naturalmente la valutazion