Cosa si può acquistare con il Plafond IVA?

Quando si può utilizzare il plafond IVA per gli acquisti? Vediamo quali sono i casi di esclusione totale del plafond, le problematiche in sede di triangolazione e alcuni altri casi particolari da monitorare.

Acquisti ammessi con il Plafond IVA

plafond ivaIl plafond IVA può essere utilizzato in generale per tutti gli acquisti e/o le importazioni di beni e servizi.

In particolare, sono agevolabili anche gli acquisti di:

  • beni ammortizzabili;
  • beni acquisiti in leasing, con eccezioni;
  • spese generali,

afferenti o meno alle esportazioni.

Gli acquisti intra UE possono essere in teoria effettuati con il plafond, ma in realtà la cosa non ha senso in quanto si tratta di operazioni non hanno incidenza sul saldo dell’IVA (l’annotazione sia nel registro degli acquisti sia in quello delle vendite, neutralizzano automaticamente l’effetto dell’imposta) salvo in caso di pro-rata di indetraibilità, ma in tal caso non si può utilizzare il plafond (v. sotto).

In generale, l’esportatore abituale può avvalersi del plafond IVA ex art. 8 comma 1 lett. c) DPR 633/1972 solo se l’operazione è oggettivamente imponibile.

Se la stessa operazione è non imponibile in forza di un’altra disposizione, il fornitore deve applicare quest’ultima, anche se l’esportatore abituale ha emesso la dichiarazione d’intento (Cassazione ordinanza n. 12257 del 10 maggio 2021).

 

Acquisti esclusi

Sono esclusi espressamente gli acquisti di:

  • fabbricati ed aree fabbricabili: l’esclusione dell’utilizzo del plafond per l’acquisto di fabbricati riguarda anche i casi di costruzione del fabbricato tramite contratto di appalto, oppure di utilizzo / acquisto del fabbricato mediante contratto di leasing; ciò in quanto gli effetti sono assimilati al contratto di acquisto.
    E’ possibile comunque utilizzare il plafond in caso di contratto di locazione non finanziaria.
     
  • beni o servizi con IVA indetraibile ex art. 19-bis 1, DPR 633/1972.
    Se la detraibilità è limitata, il plafond può essere utilizzato solo limitatamente alla parte detraibile;
     
  • prodotti energetici (in particolare, benzina e gasolio destinati a essere utilizzati come carburanti per motori per uso autotrazione), ad eccezione delle imprese di autotrasporto di merci o di persone in possesso dei requisiti soggettivi ex D.Lgs. 504/95, che effettuano, generalmente, anche servizi internazionali non imponibili IVA e, quindi, si potrebbero trovare in una situazione strutturale di credito IVA.

 

Casi particolari

È possibile pagare con plafond l’IVA accertata all’importazione, derivante da una revisione dell’accertamento operata dall’Agenzia Dogane oppure su istanza di parte (art. 11 DLgs. 374/90).

Si può spendere il plafond maturato per l’annualità oggetto di accertamento e ancora inutilizzato; quindi, esclusivamente il plafond dell’anno nel corso del quale è avvenuta l’importazione di beni per la quale è stata pretesa una maggiore IVA.

Non è possibile l’utilizzo del plafond IVA nel caso di operazioni in reverse charge, il quale, in quanto misura antifrode, prevale rispetto al regime di non imponibilità IVA (principio di diritto n. 14 pubblicato dall’Agenzia delle Entrate il 9 aprile 2019).

 

Triangolazioni

Nell’ambito delle operazioni triangolari, il legislatore ha introdotto poi il concetto di plafond vincolato.

Anche i commissionari ed i soggetti promotori delle triangolazioni che effettuano cessioni non imponibili ex art. 8 comma 1 lett. a) DPR 633/1972 possono accedere allo status di esportatori abituali, in presenza del superamento della soglia del 10% prevista dal rapporto (operazioni rilevanti ai fini del plafond / volume d’affari rettificato).

In tal caso però il plafond si divide in due parti:

  • plafond vincolato = costo addebitato dal primo cedente
  • plafond libero = costo addebitato dal promotore – costo addebitato dal primo cedente.

Anche il plafond vincolato può essere utilizzato per effettuare acquisti senza IVA, a condizione che i beni acquistati vengano:

  • esportati extra UE o ceduti intra UE;
  • nello stato originario in cui si trovano, senza lavorazioni o trasformazioni;
  • entro 6 mesi dalla data di acquisto.

 

Esempio

Si supponga che:

  • IT1 e IT2 sono soggetti passivi stabiliti in Italia. IT1 è il primo cedente e IT2 il promotore di una triangolazione;
     
  • IT1 emette fattura per € 5.000 a IT2 e consegna direttamente i beni al cliente estero di IT2, ad esempio UK;
     
  • IT2 emette fattura per € 6.000 a UK, suo cliente.

Avremo che:

  1. per IT1 l’intera fattura verso IT2 è esportazione diretta (art. 8, comma 1, lett. a, DPR 633/1972) e l’importo partecipa totalmente alla formazione del plafond a favore di IT1 stesso, per € 5.000;
     
  2. per IT2, che acquista i beni da IT1 per poi cederli e fatturarli al proprio cliente estero UK, ci sarà una somma di € 1.000 di plafond libero e una somma di € 5.000 di plafond vincolato (vincolato al fine dell’acquisto di beni da esportare nello stato originario in cui si trovano, entro 6 mesi dalla data di acquisto.

Si precisa comunque che nella Dichiarazione annuale IVA occorre indicare come plafond l’intero ammontare fatturato al cliente estero, pari a € 6.000.

Nel caso di un commissionario quale promotore dell’esportazione vale lo stesso vincolo.

 

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A cura di Andrea Giardini

Mercoledì 23 maggio 2023

 

Pacchetto per la Gestione Completa del Plafond IVA 

A cura di: Studio Giardini

Versione: Gennaio 2023 

Aggiornato al 2023

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Kit di prodotti per la gestione del plafond IVA e di tutti i relativi adempimenti:

  1. eBook Plafond IVA 2023, una guida pratica alla gestione di plafond e adempimenti collegati;
  2. Tool Excel Utilizzo Plafond Fisso, per l’esportatore abituale;
  3. Tool Excel Controllo Plafond IVA Fornitore, per il fornitore dell’esportatore abituale.

Chi effettua prevalentemente operazioni di esportazione non applica l’IVA su gran parte delle vendite (in quanto non imponibili) per cui è spesso a credito IVA nei confronti dell’erario.

Questi operatori, definiti esportatori abituali, possono effettuare acquisti di beni e servizi o importazioni senza pagare l’IVA, possibilità ammessa entro un limite detto plafond IVA.

Come approfittare di questa possibilità e gestire concretamente il plafond IVA?

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