Occorre provare l’effettiva sussistenza ed il preciso ammontare, attraverso una documentazione di supporto dalla quale possa ricavarsi, oltre che l’importo, anche la ragione della spesa, di cui non è sufficiente addurre l’avvenuta contabilizzazione per competenza.
Contabilizzazione di costo per fatture da ricevere: casi in cui può diventare sopravvenienza attiva imponibile
Un’associazione, nel corso dell’annualità 2006, contabilizzava in bilancio un costo di competenza con contropartita il conto fatture da ricevere. Il debito che non veniva saldato permaneva, per il medesimo importo, nel bilancio dell’esercizio successivo.
Nell’ambito di una verifica fiscale l’Agenzia Entrate contestava in violazione dell’art. 88, D.P.R. 22.121986, n. 917, tra l’altro, la mancata contabilizzazione e dichiarazione della sopravvenienza attiva da assoggettare ad imposizione nell’anno 2007.
Secondo i verificatori l’immodificazione dell’importo rispetto al valore dell’anno precedente e la mancata autofatturazione della prestazione ricevuta legittimavano la ripresa a tassazione della posta contabile, e commutavano il debito iscritto nel bilancio chiuso alla data del 31 dicembre 2007, in provento fiscalmente rilevante.
Il contribuente proponeva ricorso avverso la rettifica adendo le giurisdizioni tributarie di merito che, tuttavia, confermavano la ripresa erariale.
In adesione alle prospettazioni dei funzionari delle entrate i Giudici regionali deducevano che, dal mancato pagamento della posta debitoria appostata nell’annualità 2006 scaturiva l’insorgenza di una sopravvenienza attiva che parte ricorrente avrebbe dovuto assoggettare ad imposizione in sede di dichiarazione per l’anno 2007.
La soluzione della Corte di legittimità
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