Sono stati resi pubblici i modelli Redditi aggiornati per il 2023 (anno d’imposta 2022): ecco le principali novità…
Come annunciato nel Diario Quotidano di ieri, sul sito dell’Agenzia delle Entrate sono state pubblicate le versioni definitive dei modelli delle dichiarazioni dei redditi 2023.
Ecco le principali novità dei modelli Redditi 2023
Deduzione IMU sui fabbricati strumentali delle imprese
Una prima novità riguarda le imprese, che vedono la deduzione totale dell’IMU sui fabbricati strumentali.
Poiché la deduzione dell’IMU viaggia per cassa e non per competenza, troviamo nel modello RF l’indicazione dell’IMU sia tra le variazioni in aumento (nel rigo RF16) sia tra quelle in diminuzione (nel rigo RF55).
Sospensione ammortamenti
Da menzionare altresì la deduzione extra-contabile delle quote di ammortamento oggetto di sospensione ex art. 60 comma 7-quinquies del DL 104/2020, nonché l’estensione del principio di derivazione rafforzata alle cc.dd. micro-imprese che hanno optato per la redazione del bilancio in forma ordinaria, e non da ultimo la rilevanza fiscale della correzione degli errori contabili per i soggetti che adottano il principio di derivazione rafforzata e sottopongono il bilancio a revisione legale.
Società in perdita sistemica
Data l’abrogazione della norma in tema di “società in perdita sistematica”, segnaliamo che è stato adeguato il quadro RS.
NDR. Leggi qui l’approfondimento di Nicola Forte Le società in perdita sistemica escono anche dai modelli redditi 2023
Il quadro RU
Altro adeguamento da segnalare nel quadro RU, dove è stata prevista l’indicazione dei dati relativi agli importi maturati dei nuovi crediti d’imposta introdotti nel corso dell’anno 2022.
Nelle istruzioni al quadro RU è stata inserita una nuova tabella nella quale sono elencati i crediti che, non più maturabili nel periodo d’imposta 2022, trovano collocazione, quali residui riportabili, nei campi specificatamente indicati.
IRAP
Quanto al modello IRAP, scompare il quadro IQ, come l’imposta dei professionisti e degli imprenditori individuali.
Infine… alcuni nuovi codici tributo da usare in F24
Si segnala poi che l’Agenzia, con la risoluzione n. 12 del 1° marzo 2023, ha istituito otto nuovi codici tributo dedicati al ravvedimento e, con l’occasione, ne ha soppressi tre.
L’efficacia operativa è prevista dal 2 maggio 2023.
- “8940” e “1940” sono i codici con cui sarà obbligatorio versare la sanzione e gli interessi per il ravvedimento dell’imposta sostitutiva Irpef e addizionali e imposte di registro e bollo sui canoni locazione immobili ad uso abitativo e relative pertinenze (c.d. cedolare secca);
- “8941” e “1941” sono i codici con cui sarà obbligatorio versare la sanzione e gli interessi per il ravvedimento dell’acconto imposte sui redditi soggetti a tassazione separata (codice 4200);
- “8944” e “1944” sono i codici con cui sarà obbligatorio versare la sanzione e gli interessi per il ravvedimento dell’imposta dovuta dai soggetti forfettari;
- “8945” e “1945” sono i codici residuali con cui sarà obbligatorio versare la sanzione e gli interessi per il ravvedimento di tutte le altre imposte sui redditi e imposte sostitutive.
A cura di Danilo Sciuto
Venerdì 3 Marzo 2023